Il gup Massimo Cusatti ha condannato a 9 anni di reclusione più 3 anni almeno in una casa di custodia e cura come misura di sicurezza Rohan Samarasinghe, il cingalese di 50 anni che il 23 giugno dell'anno scorso nel tunnel di piazza Portello aveva aggredito a coltellate prima la moglie Arosha Rajapaks, 49 anni, e poi Massimiliano Graziano, artista di strada di 53 anni che aveva difeso la donna. L'uomo era stato dichiarato dal perito nominato dallo stesso gup semi infermo di mente e socialmente pericoloso. Il sostituto procuratore Gabriella Dotto aveva chiesto 6 anni e 8 mesi di reclusione. Il giudice ha anche stabilito una provvisionale di 30 mila euro ciascuna per le due vittime del tentato omicidio e ha riconosciuto che il centro antiviolenza il Cerchio delle relazioni, che seguiva da tempo la donna a causa dei maltrattamenti del marito, ha subito un danno che deve essere quantificato in sede civile.
"Per noi è simbolicamente un importante risultato - commenta l'avvocato Nadia Calafato che oltre alle due vittime tutela gli interessi del centro antiviolenza - perché per la prima volta a Genova viene riconosciuto il ruolo anche processuale di un centro antiviolenza e la vicinanza dei centri alle vittime dei maltrattamenti anche all'interno delle aule di giustizia".
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