"La vita può spaventare. Quanti ragazzi oggi hanno paura di non farcela davanti alla vita. Si mostrano più o meno bulli ma è espressione di una paura sostanziale". Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente dei vescovi europei, nell'intervento che ha svolto oggi in occasione dell'incontro 'Pasqua della scuola' organizzato dall'ufficio scolastico della diocesi di Genova. "Bisogna certamente parlare del rispetto, della uguaglianza, ma la radice" del fenomeno del bullismo "non è la mancanza di rispetto o di uguaglianza: è la paura che uno cerca di superare con queste forme sciocche e aberranti". Per questo ha ricordato agli insegnanti presenti che "lo scopo dell'educazione è introdurre alla realtà, che non è solo ciò che si vede".
Il cardinale ha quindi esortato i docenti a insegnare ai giovani cosa sia "la vera libertà, che è cosa diversa dalla scelta" e ha chiesto loro di impegnarsi in una "educazione all'amore che non è possesso ma donazione", di insegnare che i legami e le regole, "lungi dal soffocarci, ci liberano dai nostri istinti" e di guidare alla "umiltà: la persona umile - ha concluso - è colei che vive davanti alla verità" e che "giunge a riconoscere che tutto è dono, che niente è possesso, né il mondo né gli altri, ma neppure io sono in possesso di me stesso".
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