politica

E' stato capace di denunciare un sistema autoreferenziale
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Sarà che è uno di noi, che come molti lo abbiamo incrociato mille volte nella nostra vita da quando a Genova a inizio carriera non infiammava certo il pubblico. Per anni ho avuto un suo amico/copia di Piazza Martinez a Radio Genova Sound, Orlando Portento che si dichiarava l’originale. Ma allora, ai tempi, erano solo dei comici, senza alcuna capacità di interpretare e leggere quello che accedeva in politica, o che preoccupavo o infastidiva i cittadini. 

Poi Grillo ha fatto un passaggio geniale: dal prendere in giro lo spettatore in prima fila ha iniziato a difendere i cittadini fino ad arrivare a prendere di mira senza sconti i poteri forti, spiegando in diversi casi quello che molti non conoscevano, non vedevamo ma che dentro ogni cittadino era un fastidio latente.
Poi il salto in politica, all’attacco di un sistema marcio e posso dirlo a ragion veduta avendo vissuto gli ultimi 5 anni in Senato. Grillo è stato capace di denunciare un sistema autoreferenziale, ha aperto gli occhi alla gente, ed è arrivato ad un obiettivo storico, per merito suo, ma anche per colpa di due leader a loro modo vecchi e inaffidabili: Renzi e Berlusconi.

In questo momento a 69 anni Beppe Grillo non viene rottamato da Di Maio ma passa il testimone con incredibile tempismo e vince le elezioni. Fa quello che nessun politico sa fare, mettersi di lato, fare il padre nobile, anche perché ama più la sua creatura di se stesso e deve massimizzare anni di lavoro. Non vuole peraltro essere coinvolto con l’inizio di una fase nuova, di trattative partitiche, di alleanze con questo o quello forse per fare un Governo.

E’ di nuovo geniale, non ha sbagliato un passaggio, un momento storico, è passato dalla scomparsa del socio Casaleggio alla capacità di nominare Di Maio senza far uscire alcuna tensione con Di Battista che ora è vicino allo stesso Di Maio e lo ha dimostrato durante tutta la campagna. E' incredibile come il passaggio del testimone sia stato opportuno, ha moltiplicato i voti, perché ormai la gente non avrebbe più’ accettato solo la capacità critica verso il sistema ora voleva che il Movimento si mettesse alla prova mettere alla prova sulla capacità di trattare e di governare. E ha messo un under 40 contro un over 80 totalmente incapace proprio, a differenza di Grillo, di crearsi un dopo, di nominare un successore pensando di essere immortale. Invece il risultato e’ stato consegnare il centro destra non ad un suo uomo (o donna) ma alla Lega dell’odiato Salvini.


A me che il sistema sia stato rotto fa enorme piacere! Dovrei essere preoccupato sia per le mie aziende sia per il Terzo Valico di cui sono sostenitore. E lo sono! Ma cerco di uscire dall’analisi degli interessi personali e guardare ad un fatto storico, la fine della seconda repubblica per merito di Grillo, mio concittadino, chiamato comico in modo spesso sprezzante mentre ha fatto quello che andava fatto, distruggere un sistema che si è sempre più allontanato dai cittadini, che ha cercato di gestire solo gli affari dei poteri forti controllando la comunicazione, costruendo alleanze improbabili come il Nazareno, controllando costruendo notizie iperpositive da lanciare nei tg del sistema Rai e Mediaset. Ma non è bastato!


Per questo Grillo ha aperto ad un nuovo futuro il Paese. Un futuro che non decideranno solo lui o Di Maio ma anche i cittadini se capiranno che ci dobbiamo occupare tutti di politica e di sostenere le nostre idee. Dovremo combattere con forza per far valere il nostro pensiero, ma la possibilità di cambiare c’è non solo con i Cinque Stelle ma con tutti i partiti che si dovranno rinnovare e che ora penso abbiamo capito che nel segreto dell’urna i cittadini non perdonano.
Grazie Beppe!