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In Sicilia disagi e ritardi: 200mila schede errate
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Si attesta al 19,38% l'affluenza nazionale alle elezioni politiche rilevata a mezzogiorno. Un dato in aumento rispetto al 2013 (alla stessa ora aveva votato il 14,94%), anche se in quella tornata si votava su due giorni, domenica e lunedì. In Liguria il dato è lievemente superiore, al 21,78%. Genova, con più del 22%, è la provincia ligure dove finora si è votato di più.

Code in tutti i seggi, anche a causa del nuovo meccanismo antifrode che rallenta le procedure. In particolare sono state segnalate code di un'ora e mezza al seggio di via Modugno a Pegli, dove la presidente avrebbe deciso di far votare una persona alla volta nonostante la presenza di tre cabine. 

Genova si vota anche per rinnovare consiglio del Municipio Centro Ovest, commissariato dopo le ultime amministrative di giugno 2017.

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COME SI VOTA

Da non dimenticare carta d'identità e tessera elettorale nel recarsi ai seggi.
Novità di queste elezioni il tagliando antifrode, un codice progressivo alfanumerico per evitare lo scambio con schede già votate. Ecco la guida completa per usare la scheda elettorale: GUARDA IL VIDEO

I NUMERI

Saranno 24 i parlamentari liguri nella prossima legislatura, 16 deputati, 8 senatori. Tre i collegi per il Senato con l'uninominale, uno per il proporzionale. Sei i collegi per l'uninominale alla Camera e due per il proporzionale. Dai collegi uninominali verranno eletti 6 deputati e 3 senatori, gli altri usciranno dai collegi proporzionali. Le liste che si presentano da sole o in coalizione sono 12 per la Camera e 11 per il Senato: 310 i candidati.

In Liguria gli aventi diritto al voto sono 1 milione 229 mila 500 per la Camera e 1 milione 149 mila 899 per il Senato (rispettivamente 165.368 e 154.030 a Imperia, 174.069 e 163.128 alla Spezia, 220.672 e 206.766 a Savona)
Per la prima volta a votare saranno 12 mila 939 18enni. Nel capoluogo sono 669 mila 391 i genovesi chiamati alle urne per la Camera, di cui 73 mila under 25 che non potranno ancora votare per il Senato.

I RISULTATI: COME FUNZIONA

Le operazioni di scrutinio elettorale cominceranno alle ore 23, subito dopo la chiusura delle sezioni. I dati affluiranno dai seggi ai Comuni, alle Prefetture e al Ministero dell'Interno che fornisce esclusivamente un dato ufficioso, rimanendo nella competenza delle Corti d'Appello, la verifica dei verbali e la proclamazione degli eletti. La complessità del meccanismo prevede un riparto nazionale che tenga conto della cifra che ciascuna lista elettorale ottiene su tutti i territori per definire le percentuali necessarie al riparto dei seggi. I voti delle liste in coalizione che a livello nazionale non avranno ottenuto almeno il 3%, ma più dell'1%, concorrono alla cifra elettorale nazionale di ciascuna coalizione. Questa operazione presuppone, pertanto, la necessità che tutte le oltre 61.000 sezioni abbiano concluso le operazioni e abbiano inviato i dati. La mancanza, anche di una o più sezioni, non rende possibile la determinazione della cifra nazionale e, quindi, il conseguente riparto.

PROBLEMI IN SICILIA

Si sono registrate proteste dei cittadini per le code dovute ai ritardi nell'apertura di alcuni seggi elettorali a Palermo per la distribuzione delle schede - poco meno di 200mila - ristampate nella notte. La causa è un errore nella perimetrazione dei collegi Palermo 1 e Palermo 2, con 200 sezioni interessate. Numerosi seggi hanno aperto con ritardi che in alcuni casi hanno superato le due ore e mezzo a causa delle distribuzione delle nuove schede elettorali ristampate durante la notte. L'errore era stato causato dall'inserimento di alcune sezioni del collegio Palermo 1 nel collegio Palermo 2.