
Sono le otto priorità contenute nel programma di Confartigianato che la stessa associazione, a livello regionale, sottopone ai candidati liguri per "un impegno a perseguire le proposte concrete a favore delle micro e piccole imprese liguri".
"Ai nostri candidati chiediamo un Paese più a misura di micro e piccola impresa - scrive in una nota Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria - per tornare a crescere. Per farlo, bisogna sviluppare in modo concreto una serie di azioni fondamentali per sostenere presente e futuro delle nostre realtà imprenditoriali. Traguardi che non si possono raggiungere senza l'azione politica dei nostri amministratori: per questo li impegniamo, anche per le elezioni del 4 marzo, alla sottoscrizione del nostro documento, pronti a verificare periodicamente il lavoro svolto e i risultati ottenuti".
Tre gli impegni per la Liguria: una politica che metta al centro la microimpresa, con misure indirizzate a un tessuto economico che costituisce il 96,3% del totale. Risolvere il nodo delle infrastrutture di collegamento per superare l'isolamento della regione e favorire percorsi di autoimprenditoria e ingresso dei giovani nelle imprese, con "una maggiore e più efficace integrazione tra istruzione, formazione e mercato del lavoro, con l'obiettivo di ridurre la percentuale di disoccupazione giovanile che in Liguria è una delle più alte d'Italia".
IL COMMENTO
Bravo vescovo Savino! Il referendum come “custode della democrazia”
Nella Genova più "salata" caccia al centro dimagrito