È l'allarme lanciato da Angelo Canepa, segretario ligure della Federazione nazionale che raggruppa i vecchi 'dottori della mutua', che nella nostra regione sono 1150. Un numero destinato a scendere drasticamente. Perché in meno di cinque anni saranno almeno 340 tra Ventimiglia e Sarzana i camici bianchi ad andare in pensione, realisticamente il doppio visto che il sistema favorisce chi si ritira a 65 piuttosto che a 70 anni. E il turnover sarà molto più "Noi siamo protetti per i prossimi tre o quattro anni perché in graduatoria ci sono circa 500 persone - spiega Canepa - ma l'esodo sarà molto forte. Il numero dei 340 è calcolato sulla base dell'uscita a settant'anni, ma io stesso sarò tra quelli che andranno in pensione prima. Il nostro istituto previdenziale prevede un vantaggio economico. In alcune zone d'Italia, come in Lombardia, la situazione è drammatica".
Anche per questo i medici di famiglia aderiranno al mega sciopero della sanità pubblica previsto per il 23 febbraio. "Attualmente non esiste un modello alternativo - spiega Canepa - a meno che non ci sostituiscano con figure professionali un po' meno qualificate". Canepa parla degli infermieri: "Lo dico piano, ormai sono tutti laureati e hanno competenze che 20-30 anni fa non avevano. Ma, con tutto il rispetto, non sono medici".
E poi, una verità innegabile. La medicina generale non piace più ai giovani. Anche perché lo stipendio non è quello di una volta: "La valorizzazione economica ha subito un drammatico ridimensionamento, ma i privilegi della professione medica degli anni '50 e '60 oggi sono azzerati".
12° C
                                LIVE
                            
						
                    
                
IL COMMENTO
- 
				
					
												
						Luigi Leone
					 
					
						Lunedì 03 Novembre 2025
						
							 
				 
			 
					- 
				
					
												
						Mario Paternostro
					 
					
						Domenica 02 Novembre 2025
						
							 
				 
			 
		
	
leggi tutti i commentiSalis contro le primarie, sconfessata l'elezione di Schlein a segretaria Pd
E se la Salis va a Roma, che vada, il Pd ora ha Terrile in pista