
"Allo stato, la percentuale di raccolta differenziata cui fare riferimento per non incorrere in applicazione di penali è quella indicata il 5 luglio 2017: 45% per il primo mese di affidamento del servizio (luglio 2017), con incremento di un punto percentuale per ogni mese successivo, fino al 51% per l'ultimo mese (gennaio 2018) - spiega il Tar - Ciò in coerenza con le carenze obiettivamente insite nell'attuale organizzazione del servizio di gestione dei rifiuti".
Il Tar al momento contesta al Comune la misura percentuale di raccolta differenziata da considerare come riferimento per l'applicazione delle penali. Le richieste della ditta vengono quindi accolte dal Tar solo in parte, per il servizio svolto dal mese di ottobre del 2017.
A novembre la ditta aveva chiesto la restituzione delle penali applicate e rapportate alla misura del 65% di raccolta differenziata. Il Comune di Imperia a novembre e dicembre 2017 aveva contestato a Teknoservice "inadempimento degli obblighi contrattuali", sostenendo "l'insufficiente capienza dei contenitori e delle frequenze di svuotamento nonché una non corretta informazione". In applicazione delle previste penali, erano stati decurtati gli importi per l'esecuzione del servizio. Il ricorso sarà discusso nel merito il 27 giugno.
IL COMMENTO
Bravo vescovo Savino! Il referendum come “custode della democrazia”
Nella Genova più "salata" caccia al centro dimagrito