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"Vietato andare in giro a volto coperto"
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 Il consiglio comunale di Genova ha approvato con 23 voti favorevoli e 14 contrari la mozione proposta dalla Lega Nord per vietare l'ingresso nei luoghi pubblici comunali a persone con il volto coperto. La mozione fa riferimento alle "donne velate in luoghi pubblici o aperti al pubblico" e impegna il sindaco e la giunta "a stabilire con un'ordinanza che qualora in un locale pubblico comunale si presentasse persona con volto coperto sia immediata la richiesta di intervento delle forze dell'ordine per l'identificazione".

Per i proponenti ha due scopi: "rafforzare le misure di sicurezza elevando il livello di controllo e vigilanza" dopo gli episodi di terrorismo, e sottolineare "che il disprezzo nei confronti delle donne crea le basi culturali per odiose forme di violenza di genere come stupro e femminicidio".

A votare a favore tutto il centrodestra compatto, compresi i consiglieri di Fratelli d'Italia che tuttavia l'hanno definita "ridondante" rispetto alle leggi vigenti. Per l'opposizione (hanno votato no Pd, lista Crivello, Chiamami Genova e M5s) la mozione "non salva le donne né tutela dal terrorismo". "Visto che il burqa è di fatto imposto alle donne noi dobbiamo comunque permettere loro di condurre il più possibile una vita normale", ha detto la capogruppo del Pd Cristina Lodi.

A spiegare la posizione della giunta l'assessore comunale alla sicurezza del Carroccio Stefano Garassino: "Una delle cose che farò quando si insedierà il nuovo governo è scrivere una lettera al ministro degli Interni per dire che sarà indispensabile modificare la legge nazionale perché è intollerabile che in Italia qualcuno pensi di imporre una cultura basata sul non rispetto delle donne e su un problema di sicurezza. Il burqa è violenza".