porti e logistica

A Live on the road parla il presidente Mosci
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"Il nostro ufficio legale ha detto che non abbiamo nulla da dichiarare. Stiamo lavorando". Così, serafica, la centralinista del gruppo di gestione del patrimonio immobiliare Altarea Italia, a Milano. Parte in causa, al momento come danneggiata, del pasticcio di Ponte Parodi a Genova, la zona del porto adiacente al Museo del Mare e alla Facoltà di Economia, a Hennebique e all’istituto nautico, dove fino al 2002 c’era il silos granario, che poi fu fatto a fette da Porto Antico.

A Live on the road il presidente attuale della Porto Antico S.p.a, Giorgio Mosci, prova a ricostruire con noi ("ma non ero presente allora") i contorni di una vicenda che si sta rivelando più complessa ogni anno che passa. E ne sono passati ben 15 abbondanti da quando dalla polvere del silos abbattuto si sperava di riqualificare la zona. "L’Autorita portuale ce la diede in concessione insieme alle zone limitrofe della Darsena - spiega Mosci - per rimetterla a posto. Noi bandimmo una gara, e Altarea se l’aggiudicò con un project financing. Peccato che poi, complice la crisi e altri fattori, la situazione sia stata un po’ dormiente, si siano tutti un po’ addormentati".

"Allora la gara di idee che venne lanciata fu vinta dallo studio Van Berkel, ma oggi sembra che, passati tanti anni e mutate le condizioni, quel progetto non sia più forse attuale, anche perché precedeva, oltre a un centro comme viale, ad esempio una mini stazione croceristica di appoggio ma visto che oggi le navi sono diventate enormi". 

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