
Disaffezione? scarso interesse per i temi? sfiducia nei politici? sono molti i motivi che spingono i più giovani a non interessarsi al tema delle elezioni. Ma questa è una costante nel panorama italiano o una tendenza degli ultimi anni?. "In realtà - spiega il professor Sabatini - è sempre stato così. E' un elemento storico che si ripresenta a ogni elezione. La poca fiducia è sempre prevalsa in tutte le fasce e anche in quella giovane. Di fatto è un leit motiv".
Esistono ovviamente delle eccezioni, come ad esempio la fine degli anni '60. Il movimento del 68 portò molti ragazzi di quell'epoca a partecipare al momento elettorale. Ma non solo, furono i veri partecipi di un nuovo modo di vedere la società rendendosi protagonisti di accese discussioni e lunghe disquisizioni sul quello che sarebbe voluto essere il proprio futuro. "Anche negli anni '80 e all'inizio dei '90 la partecipazione dei più giovane fu molto marcata. Poi per il resto è praticamente sempre prevalso un certo disinteresse" prosegue Sabatini.
Oggi però sembra emergere una lontananza netta tra partiti e neo (o quasi) elettori. Il 50% non si recherà alle urne il prossimo 4 marzo. Molti pensano soprattutto che i politici non siano capaci di risolvere i problemi della società. Altri invece pensano che i politici di professione pensino soprattutto ai propri interessi. Ma sono comunque molti i giovani che mostrano tutta la loro indifferenza verso il mondo politico. E questo accade perchè pensano i temi affrontati siano troppo complessi e poco inerenti le esigenze e i problemi di chi cerca in quest'epoca di affacciarsi al mondo del lavoro. Ma allora nasce spontanea un'altra domanda. Il problema è nei temi affrontati o nelle modalità comunicative con cui questi vengono analizzati e sviscerati dai politici? Dallo studio effettuato dal centro di ricerca emerge una difficoltà evidente da parte dei partiti tradizionali a coinvolgere in temi e politica attiva chi ha meno di 30 anni. Nonostante la sempre più marcata personalizzazione della politica e il conseguente incremento dell'utilizzo dei nuovi canali comunicativi, quali Facebook, Twitter, ecc.
Ma quali sono i partiti maggiormente attrattivi per i giovani? "Ci sono movimenti politici capaci di ricevere il riscontro positivo dei giovani e altri meno - continua a spiegare l'analista dell'Università di Genova -. Ad esempio il Pd e Forza Italia hanno per lo più un elettorato con età alta, oltre i 50 anni. Discorso diverso per quanto riguardo il M5s. In questo caso si tratta di un partito giovane per nascita e questo si riflette anche nella capacità di attirare il voto di chi ha 18-25 anni. Di fatto successe la stessa cosa con la Lega a fine anni 80 e con Forza Italia nelle elezioni del '94".
Ma perchè succede questo? E' sempre il professor Sabatini a spiegare: "Ci sono movimenti che seguono la vita stessa di un partito, la secolarizzazione di un movimento politico spesso e volentieri porta anche alla secolarizzazione del proprio elettorato" conclude l'analista dell'Università di Genova.
IL COMMENTO
Riparte “Ti ricordi?” con due Signore genovesi
L’olimpica martellata di Silvia ha svegliato il “giovane” Piddì…