cronaca

Il sindaco Ghio: "Chiediamo il rimborso per l'autostrada"
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Cattive notizie per Sestri Levante. L'Aurelia verso Lavagna rimarrà chiusa almeno fino a lunedì. La frana che si è staccata venerdì sera all'altezza delle gallerie Sant'Anna è più complessa del previsto e riguarda anche il terreno di un privato, come accaduto ad Arenzano nel 2016.

La decisione è arrivata al termine di un sopralluogo con l'assessore regionale Giacomo Giampedrone, il sindaco Valentina Ghio, il consigliere regionale Luca Garibaldi, i tecnici di Anas e il commissario del comune di Lavagna, Paolo D'Attilio.

"Il Comune di Lavagna si sta arrivando con i provvedimenti necessari", ha riferito la prima cittadina sulla propria pagina Facebook. Inoltre, nei prossimi giorni è prevista pioggia e questo complica il lavoro dei rocciatori. Lunedì nuovo vertice a Lavagna per fare il punto della situazione e capire quando sarà possibile riaprire le gallerie. 

Al momento, per raggiungere Sestri Levante con un mezzo privato ci sono due modi: con l'autostrada A12, uscendo al casello in paese oppure a Lavagna, o in alternativa da Chiavari attraverso la Val Graveglia e Ne. Rimane attiva la linea Atp 98 deviata in autostrada e per lunedì verranno organizzati trasporti per gli studenti. 

"Come Comune - annuncia il sindaco Ghio - abbiamo già inviato richiesta ad Autostrade per l'Italia e al Ministero dei Trasporti per il rimborso del pedaggio e anche Regione Liguria si sta attivando in tal senso. In attesa di comunicazioni ufficiali invito i cittadini a tenere le ricevute del tragitto Sestri-Lavagna e viceversa". Il presidente Toti ha già scritto al ministero dei trasporti per ottenere l'esenzione.

Solo per fortuna non risultano persone ferite. Tutto è successo tardi, quando per strada non passava nessuno. Nel caso di Arenzano, invece, due persone erano rimaste ferite anche se in modo non grave e solo qualche ora dopo sarebbe transitata di lì la corsa ciclistica Milano-Sanremo.

Al lavoro senza sosta vigili del fuoco, la polizia locale, i carabinieri e i tecnici di Anas. Dopo l'intervento dei rocciatori, sono iniziate le operazioni per liberare la sede stradale dai detriti. Lo smottamento è avvenuto sulle scogliere sopra le gallerie di sant’Anna che pure sono coperte da griglie di acciaio di contenimento, cosa che non ha impedito a grossi massi e detriti di finire sull’Aurelia. Già in passato il costone di Sant’Anna è stato interessato da smottamenti e frane. 

I tecnici valutano la possibilità di utilizzare il 'ragno' più grande presente in Liguria per smuovere le tonnellate di materiale sospeso, ma tale operazione richiederebbe oltre tre giorni solo per la movimentazione del grande mezzo meccanico. Lunedì con la ripresa delle scuole i problemi aumenteranno per migliaia di studenti diretti sia verso l'Itis di Sestri che verso i poli liceali chiavaresi.

"Abbiamo fatto un primo sopralluogo con Anas per capire quali azioni mettere in campo. Al momento invito tutti alla massima prudenza", spiega a Primocanale l'assessore regionale alle infrastrutture, Giacomo Giampedrone. Nel terreno coinvolto dalla frana sarebbero in corso lavori di costruzione.

Anas riferisce che a partire da domenica mattina, "compatibilmente con le condizioni meteo e in garanzia di sicurezza dei lavoratori impiegati, i lavori saranno effettuati con l’ausilio di mezzi specializzati. Le operazioni dureranno alcuni giorni. La pulizia della scarpata consentirà l'ispezione e la valutazione complessiva del fronte roccioso, necessaria per stimare i tempi di riapertura in piena sicurezza, sempre nel rispetto delle condizioni meteo che si prevedono avverse. I tecnici, dopo la pulizia della scarpata individueranno le cause dello smottamento e si potrà procedere alla successiva messa in sicurezza".

In Liguria negli ultimi anni sono state decine le frane che hanno causato disagi, danni e a volte gravi incidenti. Continua Giampedrone: "Noi stiamo monitorando in tutto 15mila movimenti del suolo. Spesso partono da terreni privati o lavori fatti male. La prevenzione è il primo degli interventi, lo devono fare tutti. Dopodiché, in un territorio verticale con grande dissesto idrogeologico servono anche interventi fattivi".

I PRECEDENTI

Ad Arenzano una frana di grosse dimensioni si era abbattuta il 19 marzo 2016 da un terreno privato in località Pizzo, prima della galleria che conduce al paese arrivando da levante. Due persone erano rimaste ferite. La magistratura aveva sequestrato l'area e solo dopo sei mesi, a settembre 2016, è stato possibile riaprire il tratto a senso unico alternato. A gennaio 2017 la riapertura completa, dopo quasi un anno di gravi disagi patiti da residenti, commercianti e balneari. 

"Una mappatura è stata fatta, ma come al solito c'è stato uno scarico di responsabilità - interviene a Primocanale il sindaco di Arenzano, Luigi Gambino - Da noi pensate cosa sarebbe successo se fosse accaduto durante il passaggio della Milano-Sanremo".

Il 3 febbraio fu interrotta la provinciale tra Rondanina e Propata, nei pressi del Brugneto, e si passarono ore di preoccupazione per il sospetto di una persona rimasta sotto i massi. Nel novembre 2016 il maltempo provocò decine di frane e smottamenti, tra cui il caso disastroso di Monesi di Mendatica e quello di Rezzo, che tuttora mantengono isolate alcune frazioni. A Quezzi furono evacuati due palazzi per un fronte aperto nel Fereggiano. Cinquanta persone rimasero isolate per giorni a causa di una frana a Favale di Malvaro, in Valfontanabuona. Impossibile, poi, non ricordare il drammatico incidente di Andora nel 2014, quando una frana si staccò sulla ferrovia facendo deragliare un treno e provocando due feriti. Ci vollero mesi per liberare la linea a binario unico, con enormi danni all'economia della zona.