
"La forza di intimidazione delle tifoserie ultrà all'interno del 'territorio - stadio' è spesso esercitata con modalità che riproducono il metodo mafioso; unitamente a ciò, la condizione di apparente extraterritorialità delle curve rispetto all'autorità ha consentito ai gruppi di acquisire e rafforzare il proprio potere nei confronti delle società sportive e dei loro dipendenti o tesserati".
È quanto scrive il IX Comitato Mafia e manifestazioni sportive, coordinato dal deputato Marco Di Lello, nella relazione finale, i cui relatori sono la presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi e lo stesso Marco Di Lello. Caso Juventus particolarmente allarmante, ma monitorate anche altre tifoserie in Italia come Napoli e Catania. Nella relazione si citano anche la tifoseria del Genoa ed altre con un distinguo: “sebbene non appaia ancora saldata la componente criminalità organizzata con quella della criminalità comune”.
IL COMMENTO
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