salute e medicina

La domanda di Dica 33
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Mi dicono che oltre i 65 anni è opportuno oltre al vaccino antinfluenzale fare anche quello contro la polmonite. Come funziona? Quanto dura?
Luciano Serra Riccò


Risponde il dottor Alberto Pilotto - Direttore dipartimento Cure Geriatriche, Ortogeriatria e Riabilitazione E.O. Ospedali Galliera Genova


L'attuale Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019, che deriva dal Piano d'Azione Europeo per le Vaccinazioni (EVAP) 2015-2020 e dal Piano Nazionale di Prevenzione (PNP) 2014-2018, stabilisce che le vaccinazioni indicate per i soggetti al di sopra dei 65 anni, trovano giustificazione e forte raccomandazione indipendentemente dallo stato di salute dell’individuo. In particolare:

1) Vaccinazione anti-influenzale. Senza dubbio è raccomandata nella persona ultra65enne; la vaccinazione anti-influenzale infatti è in grado di ridurre le complicanze, l'ospedalizzazione ed anche la mortalità dovute a tale infezione. La vaccinazione va effettuata ad ogni stagione autunnale (ottobre-dicembre).

2) Vaccinazione anti-pneumococco. Nei soggetti ultra65enni va offerta attivamente la vaccinazione con vaccino anti-pneumococcico coniugato costituito da 13 sierotipi del batterio (PCV13) seguita da una dose di vaccino polisaccaridico a 23 sierotipi (PPSV23) a 6-12 mesi di distanza (intervallo minimo di 8 settimane). I due vaccini non devono mai essere somministrati contemporaneamente. Al riguardo è importante sottolineare che non bisogna invertire l'ordine di somministrazione dei due vaccini perchè ciò può comportare una minore risposta immune.
Lo Streptococco pneumoniae è responsabile di almeno il 40% delle polmoniti batteriche nell’anziano. La polmonite pneumococcica nel 10-25% dei casi si associa a diffusione dei batteri nel sangue (setticemia) o anche in altri distretti come il sistema nervoso centrale (meningite) costituendo in questo caso la cosiddetta Malattia Invasiva Pneumococcica (MIP). Studi recenti indicano una efficacia di protezione del vaccino coniugato (PCV13) nei soggetti anziani ultra65enni del 75% contro la MIP e del 45% contro la comparsa di un primo episodio di polmonite. L’efficacia protettiva del vaccino PPSV23 contro la MIP è stimata nei diversi studi dal 53% al 100%, con una media di efficacia riportata in una recente meta-analisi di 11 studi condotti in oltre 36.000 soggetti del 74%.
La vaccinazione pneucoccica può essere offerta simultaneamente alla vaccinazione influenzale, ma può essere somministrata indipendentemente ed in qualsiasi stagione dell'anno, anche perchè a differenza della vaccinazione antiinfluenzale che deve essere ripetuta ogni stagione, il vaccino anti-pneumococcico viene somministrato secondo le attuali indicazioni in dose singola una sola volta nella vita.

3) La terza vaccinazione rilevante per la persona anziana è quella contro l'Herpes zoster. Tale vaccinazione è in grado di ridurre del 65% la nevralgia post-erpetica che è una delle complicanze più frequenti e debilitanti di questa malattia e circa il 50% di tutti i casi di malattia da herpes zoster


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