 In Liguria il FAI sosterrà, con un contributo di 11.000 euro, un intervento a favore della Chiesa di San Michele Arcangelo a La Spezia. Costruita nel 1348 come ampliamento di un edificio preesistente, testimoniato da un’iscrizione posta alla base del campanile e dai muri risalenti all’Alto Medioevo, nei secoli è stata più volte rimaneggiata, fino a raggiungere l’aspetto attuale all’inizio del XX secolo, con la decorazione dell’abside in stile neogotico. Gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale, la chiesa venne trascurata e usata come magazzino nel dopoguerra. Ulteriori utilizzi impropri hanno provocato un significativo degrado che ha spinto un gruppo di cittadini a intraprendere iniziative di sensibilizzazione. Già votata al censimento nel 2012 e nel 2014, la chiesa ha recentemente beneficiato di un contributo che ha permesso i restauri degli affreschi del presbiterio. Ulteriori lavori, tra cui uno scavo archeologico, sono in corso, ma lo stato di conservazione dell’edificio resta precario.
                    
                    In Liguria il FAI sosterrà, con un contributo di 11.000 euro, un intervento a favore della Chiesa di San Michele Arcangelo a La Spezia. Costruita nel 1348 come ampliamento di un edificio preesistente, testimoniato da un’iscrizione posta alla base del campanile e dai muri risalenti all’Alto Medioevo, nei secoli è stata più volte rimaneggiata, fino a raggiungere l’aspetto attuale all’inizio del XX secolo, con la decorazione dell’abside in stile neogotico. Gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale, la chiesa venne trascurata e usata come magazzino nel dopoguerra. Ulteriori utilizzi impropri hanno provocato un significativo degrado che ha spinto un gruppo di cittadini a intraprendere iniziative di sensibilizzazione. Già votata al censimento nel 2012 e nel 2014, la chiesa ha recentemente beneficiato di un contributo che ha permesso i restauri degli affreschi del presbiterio. Ulteriori lavori, tra cui uno scavo archeologico, sono in corso, ma lo stato di conservazione dell’edificio resta precario. Il lavoro del FAI si concentrerà anche sul Casello del Dazio a Pieve di Teco (IM) attivo probabilmente a partire dal XVII secolo, all’interno di un edificio che custodisce interessanti dipinti murali con scene di paesaggio. Posizionato nel mezzo della rotatoria lungo la strada statale 28, da sempre fondamentale arteria viaria dal Piemonte al Ponente ligure, il casello rappresenta per la comunità locale un “cartello di benvenuto”. Oggi versa in stato di completo abbandono: il tetto è compromesso e l'acqua ha fatto cedere una delle travi che reggono la pavimentazione del secondo piano danneggiando gli affreschi.
 
Con il contributo di 12.000 euro, il FAI sosterrà, un innovativo progetto di valorizzazione per Pelagos, Santuario internazionale per i cetacei del Mediterraneo. Tratto di mare di straordinaria rilevanza naturalistica, il Santuario internazionale Pelagos, istituito nel 1999 su un’area di circa 87.500 km2 tra Liguria, Toscana, costa francese continentale, Corsica e Sardegna settentrionale, è la zona marina protetta più estesa del Mediterraneo, oggetto di un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco che prevede la conservazione dei mammiferi marini.
                    
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