Cronaca

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Il giorno dopo la notizia dell' avviso di garanzia al capo della polizia Gianni De Gennaro, per i fatti del G8 del 2001 a Genova, si sono rincorse tutto il giorno voci di nuovi indagati. Ma la procura di Genova, che su questa vicenda tiene la bocca cucita anche se tende a minimizzare il collegamento tra il coinvolgimento di De Gennaro e l'annunciata fine del suo incarico, ha smentito che ci siano nuove iscrizioni sul registro degli indagati. I pm Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini devono infatti ancora interrogare De Gennaro, che alla convocazione in procura del 16 giugno ha dato forfeit. Il capo della polizia, difeso dall'avvocato Franco Coppi, è sospettato di aver istigato e indotto a rendere falsa testimonianza l' ex questore di Genova, Francesco Colucci, a sua volta indagato di falsa testimonianza per le dichiarazioni fatte come teste dell'accusa il 3 maggio scorso al processo per la sanguinosa irruzione nella scuola Diaz. Colucci, interrogato il 3 maggio scorso come teste dell'accusa, secondo i pm, sarebbe incorso in diverse contraddizioni, troppi non ricordo, tanto da sembrare che qualcuno l' avesse convinto a ritrattare quanto aveva dichiarato precedentemente, nel corso delle indagini preliminari. Tra le dichiarazioni considerate "sospette" di Colucci, che riguardano De Gennaro, c'é la puntualizzazione che fu lui e non il capo della polizia a chiamare Roberto Sgalla, direttore delle pubbliche relazioni del dipartimento di polizia, per informarlo della perquisizione decisa nella scuola Diaz. Nel corso delle indagini preliminari invece Colucci aveva raccontato ai pm che fu il capo della polizia a dire di informare Sgalla. Alla contestazione in aula del pm Enrico Zucca, Colucci rispose :" Mi correggo...voglio dire questo...forse sono stato impreciso io. Il capo della polizia evidentemente mi ha richiamato per raccomandarmi la massima prudenza e io gli ho detto di aver informato anche Sgalla". (ANSA).