
"Ora abbiano paura che possa ricapitare", dice Matteo Rebori, 39 anni, titolare della farmacia. Alto e magro, agisce senza quasi parlare e con un grosso coltello da cucina. Il farmacista aggiunge che nel negozio ci sono telecamere e pulsante di allarme collegato con le forze dell'ordine, misure che però dopo due colpi di seguito non lo fanno più sentire sicuro: "Ieri - ammette - è successo tutto così velocemente che non ho neppure pensato a schiacciare il pulsante d'allarme". Nei dodici anni in cui gestisce la farmacia quella di ieri è la terza rapina subita.
IL COMMENTO
Il bicchiere mezzo pieno della scuola senza cellulari. E all'intervallo, spunta una "cirulla"
Matte non c’è più, smettiamola di chiamarle tragedie