cronaca

A Genova in 65 rimasti senza il posto di lavoro
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Nuova puntata della vicenda Ericsson a Genova. Dopo gli ultimi 65 esuberi i lavoratori licenziati sono ancora in cerca di un ricollocamento. In Regione alle 12.30 si tiene un incontro tra il presidente Toti, il sindaco Bucci, i vertici di Confindustria e i sindacati. Sono passati ormai quattro mesi da quando l'azienda ha aperta l'ennesima procedura, seguita da un'altra a settembre. 

"In questa città che quotidianamente perde posti di lavoro, l’auspicio è che nella riunione in questione si passi finalmente dalle parole ai fatti - scrive la segreteria della Slc Cgil - La vertenza Ericsson, oltre ad essere una tragedia per le persone direttamente coinvolte dal licenziamento, rappresenta la perdita di altissima professionalità nel campo delle telecomunicazioni del nostro Paese, situazione che diventa ancora più pesante se si pensa che tutto ciò accade nella cittadella tecnologica degli Erzelli, dove al momento, della tanto promessa nuova occupazione, non c’è traccia". 

Per riassumere i lavoratori in esubero l'assessore comunale Vinacci aveva contattato i fornitori delle 14 partecipate del Comune, inviando i curriculum di chi aveva dato la disponibilità. Per incentivare gli investimenti di aziende sul territorio la Regione attende lo sblocco di 13 milioni di euro previsti per l'area di crisi non complessa che include anche il capoluogo ligure.