cronaca

Il commissario del Municipio: "Episodi intollerabili, ora basta"
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Ennesima rissa questa notte al locale ecuadoriano 'El Tge' di via Dottesio, a Sampierdarena. A fronteggiarsi sarebbe stato ancora un gruppo di sudamericani sotto l'effetto dell'alcol. Sul posto Polizia e 118 per soccorrere alcuni feriti. 

Episodi tutt'altro che nuovi in quella zona. A sbottare su Facebook è ora il commissario del municipio Centro Ovest, Renato Falcidia: "Residenti della via ostaggi in casa propria - scrive in un post - Il male di Sampierdarena rappresentato dalla forte immigrazione subita nell'ultimo decennio, tutta di pessima qualità, e di cui la comunità sudamericana e locali come Il Tge sono solo il fenomeno più eclatante, e non più tollerabile. In settimana contatterò il console dell'Ecuador per discutere del grado di inciviltà e maleducazione della comunità da lui rappresentata e chiedergli di intervenire personalmente". 

Sabato mattina la polizia era intervenuta anche a Cornigliano per un'altra rissa in cui sono stati coinvolti sei cittadini stranieri, quattro ecuadoriani, di età compresa tra i 19 e i 40 anni, e due dominicani di 29 e 52 anni. Gli agenti hanno individuato uno dei giovani sudamericani a torso nudo, insanguinato, affiancato da due persone, poi risultate essere la madre col compagno. A fare salire la tensione è stato il rifiuto dei due baristi dominicani di fare entrare nel locale il minorenne. Da lì la discussione è trascesa ed è divampata una rissa a cui hanno preso parte altri avventori. Viste le gravi condizioni, il giovane ecuadoriano è stato trasportato d’urgenza al Villa Scassi con una prognosi di 20 giorni. 

Il Tge era già stato oggetto di vari provvedimenti di chiusura temporanea. Già nei primi mesi del 2017 i cittadini si erano battuti perché abbassasse definitivamente la saracinesca. La richiesta è stata rinnovata al questore Sergio Bracco che dovrà decidere il da farsi. Nel frattempo il Comune non ha ancora convocato le quattro federazioni nazionali che affiliano diversi circoli culturali presenti in zona, spesso fonte di degrado e delinquenza e privi per loro natura di una licenza commerciale.