cronaca

Cgil, Cisl e Uil convocati al Mise lunedì mattina
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 Ammortizzatori sociali, tutele nei confronti di pensionati e lavoratori e soprattutto maggiore attenzione per il futuro dei più giovani ma anche l’istituzione di misure a tutela delle donne. Per questi motivi i sindacati confederali sono scesi oggi in piazza per un presidio nazionale davanti alle sedi delle prefetture provinciali. Anche a Genova le bandiera di Cgil, Cisl e Uil hanno fatto capolino in Largo Lanfranco davanti alla Prefettura cittadina. La richiesta era chiara: una convocazione dal governo per discutere dei punti. E a metà mattina per i sindacati arriva la buona notizia. Lunedì 16 alle 10 il ministro Poletti ha annunciato la convocazione del tavolo tecnico al ministero dello Sviluppo economico di Roma. Al centro della discussione è soprattutto la futura legge finanziaria che il governo dovrà redigere e il Parlamento approvare.

 




Il nuovo segretario regionale della Cisl Luca Maestripieri chiarisce: “Ora è arrivata la convocazione, questa è una buona notizia. Al governo chiediamo attenzione a quelli che sono i temi per cui oggi siamo scesi in piazza. Serve equità, serve una spinta vera per lo sviluppo del Paese, serve un’opera vera di redistribuzione delle risorse a favore di chi ha contribuendo in passato e per chi continua a farlo a tenere in piedi il Paese. I lavoratori e i pensionati pagano il 90% delle tasse. Per loro va messa in campo la rivalutazione delle l pensioni perchè questo è il carburante per la ripresa economica. Più rivalutazione significa più consumi”. Ma il segretario regionale tende a rimarcare l’importanza di trovare misura per rilanciare l’occupazione per le nuove generazioni: “Bisogna rilanciare la prospettiva previdenziale dei giovani, il governo deve trovare misure per tutelare ragazzi o meno che hanno avuto dei lavori saltuari intermittenti. Servono incentivi veri per creare nuova occupazione”.

 




Dello stesso tenore sono le parole pronunciate da Mario Ghini, segretario regionale della Uil: “Chiediamo un maggiore coinvolgimento di chi possiede un reddito fisso alla costruzione di questa legge Finanziaria”. Ghini sottolinea l’importanza delle richieste che partono dalla piazza: “Chiediamo che il governo riveda la parte relativa all’innalzamento dell’età pensionabile, serve una sanità che funzioni e di qualità. Ma servono soprattutto garanzie per le nuove generazioni, serve che vengano messi in campo misura adatta ad agevolare l’accesso dei giovani al mondo lavoro”.Infine dal segretario Regionale Uil arriva un vero e proprio appello: “Dopo nove anni è giusto che arrivi la firma sui contratti di pubblico impiego. È doveroso dare a chi lo merita il giusto riconoscimento economico, solo questo tipo di misure possono ridare slancio alla ripresa dell’economia di questo Paese” conclude Ghini.

 



 Dalla Cgil l’appello al governo è soprattutto quello legato al futuro previdenziale dei giovani. “Siamo qui per chiedere attenzione al governo sui diritti dei lavoratori, dei pensionati e anche dei giovani che devono entrare nel mondo del lavoro – sottolinea Maria Pia Scandolo, segretario generale Cgil Liguria -. Serve che il governo seriamente porti avanti una politica capace di procurare una previdenza in prospettiva per i più giovani”.  E così il segretario si toglie anche un sassolino dalla scarpa: "A chi ci accusa di guardare solo ai nostri iscritti noi rispondiamo con questa richiesta: serve maggiore attenzione al futuro delle generazioni più giovani" chiude Scandolo .  



I TEMPI DELLA LEGGE DI BILANCIO:


Il governo presieduto da Gentiloni è chiamato a presentare il Def (Documento di programmazione economica finanziaria) al parlamento entro la data del 20 ottobre. Ma prima, entro il 15 dello stesso mese, il documento deve essere trasmesso alla Commissione Europea e all’Eurogruppo. Norma valida per tutti i Paesi dell'Unione Europea. Altro momento cruciale dell'iter della Legge di Bilancio sarà il 30 novembre, data in cui la Commissione Europea è chiamata a rilasciare un primo parere, non vincolante, sulla manovra. L'ultima tappa è quella relativa all'approvazione della legge da parte di Camera e Senato, in questo caso il termine finale fissato sul calendario è quello del 31 dicembre, entro quella data infatti il Parlamento deve dare il via libero definitivo alla manovra.