Cronaca

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Aveva protetto il suo appartamento, con porte blindate e due telecamere collegate ad una sorta di sala regia per sorvegliare l'ingresso e le vie limitrofe: ma alla polizia è bastata una sua distrazione per entrare nel covo e scoprire così una centrale dello spaccio di droga in casa di Antonio Fucci, 29 anni, ultimo dei 13 figli della mitica "marechiaro", storica spacciatrice di origine napoletana del centro storico genovese. Lui non aveva precedenti specifici ma solo perché fino ad ora, probabilmente memore di quanto accaduto ai suoi parenti, era stato più attento. Il suo appartamento di Piazza Metellino era infatti una sorta di bunker, la cui sala monitor era costantemente sotto il controllo della compagna di Fucci, una donna di trent'anni. Il giovane aveva studiato ogni minimo particolare. Non usciva mai di casa con le chiavi e quando doveva rientrare nel suo appartamento, chiamava la compagna perché attraverso le immagini delle telecamere, controllasse attentamente se nella zona ci fossero agenti di polizia che lo avevano seguito. Una volta avuto il via libera entrava in casa chiudendo dietro di sé portone e porta blindata. Nella serata di ieri però è arrivata la distrazione che gli agenti attendevano. Dovendo portare in casa alcune sedie, ha richiesto l'aiuto della compagna che ha dovuto quindi abbandonare la sua postazione nella sala monitor e rientrando in casa, i due non hanno chiuso il portone blindato, lasciando quindi via libera agli agenti. Addosso a Fucci i poliziotti hanno trovato 35 grammi di hashish divisi in 18 pezzi, 7 grammi di cocaina e 350 euro in contanti. Nella sua camera da letto sono stati rinvenuti altri 25 grammi di cocaina oltre ad un blinacino di precisione e tutto il necessario per dividere e confezionare le dosi. Fucci è stato quindi arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. (Ansa)