Adesso c’è anche un’inchiesta. La Procura di Savona, infatti, indaga sul post pubblicato su Facebook dal sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli che dopo gli stupri di Rimini aveva auspicato che il capo della banda trovasse gli arresti domiciliari a casa della presidente della Camera Laura Boldrini. Nei suoi confronti in queste ore è stato aperto un fascicolo relativo ad atti che non costituiscono una notizia di reato. Per il momento, quindi, al sindaco Camiciottoli non è attribuita alcuna condotta illecita, ma il procuratore Sandro Ausiello ha ritenuto doveroso effettuare ulteriori accertamenti per valutare se sussistano i presupposti per formalizzare un’ipotesi di reato. Il primo cittadino però intervenuto a Live News Mattino su Primocanale fa una marcia indietro soltanto parziale.
Tutto aspettando dunque le mosse eventuali della Magistratura dopo quelle già ufficializzate dell’associazione dei comuni italiani e di gran parte del mondo politico che tutto via non hanno ancora portato alle scuse chiare e nette del primo cittadino.
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