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Campora: "Deve intervenire Aster, rimedieremo a errori altrui"
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"Una delle attrazioni più fotografate a Genova è la casa di Colombo", ci raccontava in un'intervista, durante uno degli ultimi ponti, un autista dei bus turistici, i 'sight-seeing' tour rossi che qualche anno fa hanno impresso quest'aria un po' internazionale e turistica alla città. Ma non era necessario che lo specificasse lui, per capire che così è: quasi in qualsiasi momento della giornata si passi, si possono notare turisti che fotografano, fanno selfie: alcuni appesi al secondo piano dei bus, altri li vedi uscire quasi spauriti dalla selva di grattacieli del posteggio sotterraneo di piazza Dante, guide alla mano, per trovarsi dopo pochi passi immersi in questo pezzo di storia.
 
E' piccolo, discreto, dovrebbe essere tenuto come un gioiello, pulito, proprio perché è unico e così ristretto. Invece, ecco che si nota una mancanza: la targa della casa, in cima, è completamente coperta dall'edera. Si intravede solo uno spigolo di marmo.

Non bastasse questo, il chiostro di Sant'Andrea, adiacente, è una selva incolta, nella parte meno calpestata, e uno spiazzetto polveroso all'ingresso, di fronte al pozzo. Il pozzo, già, altra nota dolente: la curiosità di guardare dentro c'è. Ma meglio di no, solo sassi, qualche sigaretta, vetri. A terra una lampada con griglia in pessime condizioni, completa l'opera. E hai voglia di fotografare, in mezzo alle meravigliose colonnine bianche.

"Ho sentito gli uffici Aster che dovranno programmare l'intervento - ha spiegato l'assessore comunale di competenza, Matteo Campora - Appena insediato avevo segnalato la necessità di dare il giusto decoro a un luogo turistico. Non sono errori nostri, ma rimedieremo".