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Da sabato 8 luglio al 24 agosto
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 Con 'Le bal (L'Italia balla dal 1940 al 2001)', di Jean-Claude Penchenat per la regia di Giancarlo Fares, prende il via sabato 8 luglio il 51° Festival teatrale di prosa di Borgio Verezzi. Il ricco e variegato cartellone è composto di 10 spettacoli, 8 dei quali in anteprima nazionale, tre i registi liguri presenti, 22 le serate, l'ultima il 24 agosto.


"Con otto prime nazionali - commenta il direttore artistico Stefano Delfino - il Festival conferma la propria vocazione di vetrina per alcune delle novità che poi circuiteranno d'inverno nei teatri italiani. IL programma 2017 offre diversi testi contemporanei accanto a qualche classico, portati in scena da tanti protagonisti di spicco". Fil rouge di tutto il programma 'Il potere', declinato in tutte le sfaccettature, da potere della poesia, della cultura, a quello della famiglia.

"Il Festival di Borgio Verezzi - ha commentato l'assessore regionale alla cultura Ilaria Cavo - ha saputo lasciare il segno negli anni, portando attori e registi di primo piano. E' stata una scelta vincente di valorizzazione del nostro territorio, portando la cultura in un piccolo borgo, con spettacoli di altissimo livello e ha saputo fare sinergie con le altre eccellenze del territorio".

Tra le curiosità, il debutto di Lorella Cuccarini in una commedia brillante dopo tanti successi con i musical. Sarà in scena, assieme a Giampiero Ingrassa, con 'Non mi hai più detto ti amo', di Gabriele Pignotta(dal 27 al 30 luglio). Duplice omaggio a Vincenzo Cerami, con il primo adattamento teatrale del romanzo 'Un borghese piccolo piccolo', da cui Monicelli trasse il celebre omonimo film con Alberto Sordi, e con la 'Cena delle belve', dell'armeno Vahè Katcha. Da segnalare, infine, dal 17 al 20 agosto, un particolare allestimento dell'Inferno di Dante, nella suggestiva ambientazione delle Grotte di Borgio Verezzi.

Lo spettacolo sarà tenuto dalla Compagnia teatrale 'Uno sguardo dal palcoscenico' con la partecipazione straordinaria di Miriam Mesturino e Manuel Signorelli per la regia di Silvio Eiraldi.