
“Siamo arrivati al termine della querelle sul decreto Madia, ma scontiamo ancora gli effetti della scorsa amministrazione – lamenta Luca Lagomarsino di Ugl Trasporti – Per fortuna la legge è stata modificata, sono partite le prime 30 assunzioni, ma mi sa che ci fermeremo qui. La giunta Doria non ha nemmeno considerato chi andrà in pensione”. Le uscite – e quindi le sostituzioni – avvengono gradualmente, al ritmo di due o tre ogni 15 giorni. Una cadenza che porterà ad avere circa 150 autisti in meno al ritorno dell’orario invernale.
“Ci saranno poi ulteriori problemi – aggiunge Lagomarsino – perché ogni autista assunto non entra subito in servizio. Deve fare due settimane di formazione in aula e una settimana di guida sulle varie linee della rimessa ci viene assegnato. Ci troveremo in condizioni peggiori dell’anno scorso”.
Per gli arruolati, invece, è un continuo tour-de-force dove diventa impossibile conciliare il lavoro col resto della vita. “Gli autisti hanno solo due settimane di ferie date secondo calendari rigidi. E badate che non servono solo per andare al mare, ma ad esempio per accompagnare un partente all’ospedale, andare alla comunione del figlio o altri impegni quotidiani. Ci sono colleghi con 120 giorni di ferie residui e non riescono a smaltirle”.
IL COMMENTO
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