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Scontro finale prima del ballottaggio
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Si infiamma la sfida nell'ultimo faccia a faccia televisivo tra Bucci e Crivello prima del ballottaggio del 25 giugno. I due candidati, rispondendo alle domande della gente raccolte per la città, non si risparmiano frecciate e alzano la voce nel fuori onda. "Vergognati", si dicono a distanza ravvicinata. Toni che si inaspriscono negli ultimi giorni di campagna elettorale. Parchi di Nervi, movida e pulizia della città i temi più caldi.

Iplom: perché non fare un’inchiesta per capire di chi sono le colpe?

BUCCI – Bisogna fare in modo che la bonifica sia effettuata, bisogna lavorare con l’azienda per completarla e lavorare urgentemente. Non ci sono discussioni. Bisogna fare un piano in città di tutte le aziende e infrastrutture a rischio. Bisogna elencarle e mettersi subito a lavorare con comitati di quartiere, aziende, Comune e Regione per trovare soluzione. Sarà una nostra priorità
CRIVELLO – Siamo dinanzi a una grande azienda, abbiamo competenze che riguardano Città metropolitana, Arpal e l’azienda. Per un periodo mi sono trasferito a Fegino. Abbiamo costituito un osservatorio, bisogna mantenerlo, là c’è un comitato molto attento e l’azienda deve investire di più su sicurezza e quartiere. Ha sempre espresso una sensibilità molto scadente.

Ilva: cosa fare per evitare esuberi a Genova? Noi vogliamo lavoro, non esuberi.

BUCCI – L’accordo di programma deve essere rispettato. L’Ilva fa un prodotto ottimo, prende il 75% del mercato su quei prodotti. C’è la possibilità di essere un’azienda forte. Mi spiace che il Governo, che sta dalla stessa parte della Giunta, stia cercando di negoziare un accordo di programma diverso.
CRIVELLO – Proponendo di andare a Roma coi lavoratori ho testimoniato vicinanza. L’accordo di programma va difesa. In quella sede ho capito che fortunatamente c’è unità dai sindacati. In questi anni il Comune si è adoperato anche utilizzando i lavoratori dell’Ilva.

Come iniziare a riordinare il porto?
BUCCI – Il tema della sicurezza è fondamentale, bisogna lavorarci. Porti e logistica sono una di quelle tre aree dove dobbiamo investire in marketing perché le aziende vengano a Genova. Per il porto: infrastruttura a mare, infrastruttura a terra e infrastruttura digitale. Questi sono grossi passi avanti che porteranno lavoro a Genova.
CRIVELLO – Genova è la città del porto. Il Comune non può occuparsi della sicurezza dei lavoratori. Ma la città è costruita intorno al porto e deve consolidare questa posizione a livello nazionale. Il sindaco o il delegato dovranno far pesare il proprio ruolo.

Fiera abbandonata: disegnateci quello che immaginate.
BUCCI – Deve tonare a essere quella di anni fa, l’hanno distrutta. Addirittura il Nautico l’hanno dato a qualcun altro.
CRIVELLO – Ricordo a tutti che la Fiera non è solo del Comune. Va valorizzata, le condizioni in cui è la Fiera hanno ragioni che travalicano il nostro confine. Il Blue print è il cuore pulsante della nuova Fiera.

La destra è uguale alla sinistra?
CRIVELLO – La delusione indubbiamente c’è, in questo caso non coinvolge solo la città di Genova. È un tema su cui recuperare una partita dura, gli errori della politica si pagano anche in un’assenza significativa. Più del 51% non è andato votare. Conta il cittadino della periferia come il presidente della Repubblica al voto.
BUCCI – Io non sono un politico. L’amministrazione ha fallito, c’è bisogno di un ricambio. Molta gente non ha più fiducia dopo venti e più anni di completa delusione. Dovete stare con noi, c’è la possibilità di far tornare Genova una città come si deve.

Valbisagno: come tutelare cittadini e commercianti dalle alluvioni?
CRIVELLO – La Valbisagno è una delle realtà più complesse dove sono in corso interventi. Gli interventi previsti sono i cosiddetti Pon e, aspetto molto importante, è stato affidato il progetto per lo scolmatore del Bisagno, 165 milioni già a disposizione.
BUCCI – Dal punto di vista idrogeologico lo scolmatore del Bisagno ancora non si sa da dove deve partire. E questo è grave. L’illegalità: un grosso problema. Gli abusivi devono essere eliminati. Questo è inaccettabile, faremo tutto il possibile per eliminarla. Mobilità: noi in Valbisagno faremo la metropolitana di superficie.
CRIVELLO - Per quanto riguarda il Bisagno si sono costituiti tre osservatori, uno per Municipio.

Come gestire la pulizia delle strade?
CRIVELLO – Ci sono problemi sulla raccolta dei rifiuti per difficoltà di Amiu. Ad oggi l’unica possibilità è Iren, vedremo se ci sono altre possibilità.
BUCCI – Amiu deve rimanere pubblica. Crivello l’ha dichiarato poco fa e adesso parla di Iren? Nel giro di pochi mesi i cittadini vedranno un miglioramento.

Un’idea per non aumentare la Tari?
CRIVELLO – Che il centrodestra sia diventato il cultore, il più convinto nel portare avanti il tema del pubblico… la gente lo sa che il centrodestra la pensa al contrario. Di sanità Bucci parla il meno possibile perché se no è costretto a smentire Toti e se stesso. Ci sono condizioni per fare cose differenti.
BUCCI – Privato e pubblico sono mezzi, non fine. Il fine è tenere alta qualità e basso costo, la spazzatura si vende, noi invece paghiamo per farcela portare via. Se volete farmi i conti della sanità su cui ho passato 35 anni della mia vita ho parecchie informazioni da dare. Ma è un errore privatizzare un monopolio soprattutto dal punto di vista dei cittadini.

Cosa farete per i giovani e la movida?
BUCCI – Sentir dire che Genova non è una città per giovani è una ferita al cuore. Bisogna avere una movida sana: cittadini e commercianti devono mettersi intorno al tavolo e decidere quali sono le regole del gioco, dopodiché il Comune deve farle rispettare. Ma non con multe da 60mila euro, ma con la chiusura dei negozi. C’è poi il discorso dell’estensione della movida.
CRIVELLO – Credo sia un’opportunità per la città, bisogna che ci sia una movida intelligente. Noi abbiamo individuato anche la figura del sindaco della notte. Quindi un confronto teso a rasserenare gli animi. Si può pensare che parte della movida si possa spostare in luoghi dove la musica non dia fastidio.

Servizi e pulizia delle spiagge, come operare?
BUCCI – Eravamo a Voltri per pulire la spiaggia. È bellissima, dobbiamo tenerla pulita ma soprattutto dare servizi, docce, bagni e bagnini. Spiaggia libera per cosa? La spazzatura? È inaccettabile.
CRIVELLO – Ancora una volta si fa confusione, esistono competenze sulla pulizia delle spiagge, bisogna essere seri e potenziare la presenza di eventuali bagnini sulle spiagge.

I Parchi di Nervi sono trattati come latrine: una ricetta?
CRIVELLO – Le attenzioni previste sono state modificate dalla dowburst che ha provocato danni devastanti. L’intervento immediato è stato affrontato con competenza. Va governata al meglio l’emergenza, come gli interventi che stiamo effettuando sulla passeggiata. In passato si facevano attività che si possono ripensare in collaborazione con le associazioni.
BUCCI – È diventato una latrina. Beh, la definizione è forte ma sicuramente sono diversi da quando li frequentavo io. Una volta i nostri parchi erano un vanto internazionale: non è un problema di risorse ma di visione. Se non si pensa in grande, anche se ci sono le risorse si spendono male. Un mio amico ha fatto il volontario e si è portato la vernice…
CRIVELLO – Questo non è vero.
BUCCI – Sì che è vero, vergogna
CRIVELLO – Vergogna vai a dirlo a qualcun altro. Del resto gli insulti sono una vostra modalità…

Come gestire i parcheggi?
CRIVELLO – Bisogna pensare a parcheggi d’interscambio, anche se non a Prato, poi alcune aree possono diventare azzurre per consentire una maggiore rotazione, e in generale misure tese a un maggiore uso del trasporto pubblico.
BUCCI – Grandi idee che non sono mai state attuate. Noi taglieremo le tariffe del 70%. Il sabato e la domenica i parcheggi saranno assolutamente liberi. Questa storia dei parcheggi è vergognosa e noi la abbatteremo.

Che futuro avrà lo stadio di Marassi? Meglio spostarlo?
BUCCI – Molti cittadini sono venuti da me dicendo che lo stadio è un problema: non lo stadio in sé, ma gli spostamenti della macchina, e ci si mette il mercato. Chi vive lì ha la priorità sulle scelte, il Comune non deve calare le decisioni dall’alto. Se i cittadini decidono di spostarlo bisogna che quelli di un’altra area siano d’accordo
CRIVELLO – Il tema è davvero delicato. Quando si è eletti ci si deve assumere responsabilità, la responsabilità di governare. Ricordo quando si accennò a Trasta o alla Foce, ci fu una forte opposizione. Il tema va affrontato serenamente intorno a un tavolo.

Bucci a Crivello: la città è tutta un declino. Io mi chiedo: come è possibile presentarsi adesso e dire che torneremo a crescere?
Questa è la solita ricostruzione del candidato di Salvini. Io voglio essere giudicato per ciò che ho fatto da assessore in questi cinque anni, peraltro non è vero che i dati dicono questo. La mia è la faccia di uno che non si è mai sottratto al confronto coi cittadini, che conosce ogni angolo della città e per questo evita di fare proposte irrealizzabili. Questa è la mia faccia.

Crivello a Bucci: perché al confronto del Ducale non è intervenuto per dire ai suoi supporter di lasciare parlare?
Ci sono state due o tre domande in cui Crivello è stato lasciato parlare e altri in cui ha lanciato certi messaggi mettendo in moto per primo la macchina del fango. Chi di spada ferisce di spada perisce. Hai dimostrato di essertela meritata. È questo ciò che dobbiamo fare.
Crivello: è un bello spot elettorale per me, grazie.

CRIVELLO – Abbiamo due concezioni della democrazia diverse. I saluti romani sono la conferma. Mi spiace dirlo, il confronto poteva rimanere su altri livelli. Il grande tema del lavoro deve essere il cuore pulsante, il rilancio utilizzando le risorse che arriveranno, il porto, i giovani e le infrastrutture. Sul turismo noi stiamo lavorando bene. Il voto al centrosinistra è sinonimo di una garanzia migliore.
BUCCI – Il danno alla città non lo fa chi denuncia, ma chi non ha fatto. La città è più povera, più sporca, molto meno sicura. Questa è l’accusa più grave che io faccio a tutta l’amministrazione e a Crivello che ne è un rappresentante. E invece di dire che faceva protezione civile dovrebbe dire che era responsabilità sua per tutta la squadra. Chi vuole lasciare Genova com’è voti Crivello, chi vuole cambiare voti me e ce la faremo tutti assieme.