economia

Previsto anche l'aumento di capitale
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 L'obiettivo è nominare un nuovo amministratore delegato in tempi brevi, al massimo qualche settimana. Ma la prima tappa per non interrompere il cammino di Banca Carige per l'aumento di capitale e la cessione dei crediti deteriorati, e anzi tentare un'accelerata, scatterà già domani con la riunione del comitato nomine che individuerà il dirigente al quale affidare le deleghe dell'ormai ex ad Guido Bastianini, sfiduciato a maggioranza dal cda nella riunione di venerdì scorso, insieme al direttore finanziario Arturo Betunio, su indicazione dell'azionista di riferimento e vicepresidente Vittorio Malacalza.


Martedì il consiglio di amministrazione, già convocato in precedenza con all'ordine del giorno l'aumento di capitale e la costituzione della società veicolo per i crediti deteriorati, dovrebbe nominare quel dirigente direttore generale per poter procedere con le operazioni da mettere in campo per rafforzare la banca. Sul fronte della composizione del consiglio, dopo lo scontro di venerdì non è escluso che domani tre dei quattro consiglieri (contro otto) che non hanno votato la sfiducia - Maurizia Squinzi della lista Malacalza, Claudio Calabi e Alberto Mocchi, entrambi espressione di Volpi all'interno della lista presentata insieme dal patto Spinelli-Volpi - rassegnino le dimissioni. Mentre il quarto, Giulio Gallazzi (Assogestioni) resta al suo posto. In ogni caso nessun commissariamento in arrivo.

Il presidente di Carige Giuseppe Tesauro esclude l'ipotesi in un'intervista al Sole 24 Ore e spiega che dopo la richiesta di spiegazioni arrivata giovedì scorso dalla Bce c'è stata una conference call con Francoforte in cui il board della banca ha garantito che conta "di mantenere tutti gli impegni presi e anche i tempi concordati con Bce".