cronaca

Scomparsi da tre giorni, erano usciti senza soldi e documenti
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C'erano anche oggetti utili allo scasso nello zaino che aveva addosso uno dei due albanesi morti dopo essere precipitati da un'altezza di oltre quaranta metri in una cava dismessa all'Acquasanta, nel comune della Spezia. Lo si apprende dalla Questura che sta proseguendo le indagini.

All'interno dello zaino sono stati ritrovati una decina di cacciaviti, un coltello, una mazza, una chiave inglese e alcune paia di guanti.
Una delle ipotesi più accreditate dagli investigatori è che la coppia di giovani albanesi sia precipitata nel dirupo mentre si stava allontanando dopo aver tentato un furto.

Secondo quanto si apprende da fonti investigative, infatti, domenica alle 23 è avvenuto un tentato furto in una villa situata sulla Litoranea, poco lontano dal luogo del ritrovamento dei cadaveri. Una donna, svegliata dall'allarme, ha visto allontanarsi due persone dalla propria abitazione. Gli investigatori, che stanno identificando la seconda vittima, stanno svolgendo accertamenti per stabilire se assieme ai due giovani trovati morti ci fossero altre persone.

Uno dei due giovani trovati cadaveri nella serata di giovedì è il 19enne Fabiol Kycyku, meccanico di origine albanese, ed era scomparso da domenica sera. I due, secondo una prima ricostruzione, sarebbero precipitati da 40 metri e, secondo il medico legale, sarebbero morti tra domenica e lunedì. Sui corpi non sono state trovate ferite da armi da taglio o da fuoco.

I familiari di Fabiol avevaeno denunciato la scomparsa del giovane e si erano rivolti anche alla trasmissione 'Chi l'ha visto?'. Ma di lui non c'erano notizie da domenica, quando era uscito di casa insieme al suo coinquilino senza portare con sé soldi né documenti. Dopo poche ore l'ultimo accesso su Whatsapp, poi più nulla. Il ragazzo era arrivato dall'Albania tre anni fa. Sul caso sta indagando la Polizia. Solo l'autopsia, che verrà eseguita venerdì, potrà chiarire i dubbi residui sulla morte.