I sindacati chiedono che l'azienda renda noto il proprio piano industriale. "Vogliamo chiarezza - spiega Fabio Allegretti, segretario Slc-Cgil Liguria - e chiediamo di ritirare gli esuberi. Rispetto all'anno scorso la differenza è che l'azienda ha perso una gara importante (quella per la banda larga di Wind-Tre, ndr), però bisogna avere più attenzione per il territorio. Dalla Regione abbiamo avuto qualche riscontro, mentre l'amministrazione comunale evidentemente è troppo impegnata con la campagna elettorale".
I sindacati incontrano in giornata il Prefetto per fare il punto sulle trattative con il Governo. A livello nazionale, le segreterie sindacali hanno chiesto un incontro al Ministero della Sviluppo Economico nel quale esplorare anche soluzioni alternative alla stessa Ericsson a tutela dell'occupazione e di professionalità altamente specializzate."Vogliamo parlare di sviluppo, non di tagli e licenziamenti", spiega Marta Cardarelli (Cisl Genova).
Una delle ipotesi al vaglio è il coinvolgimento di Zte, multinazionale hi-tech con base in Cina, che secondo i sindacati potrebbe essere incentivata ad aprire una sede a Genova e riassorbire il personale. "Ericsson aveva interessi a Genova legati agli sviluppi sulla smart city che non sono ancora partiti, poi la perdita delle gare ha inciso negativamente sull'Italia. Vedremo come andrà a Roma", dice Mauro De Lorenzi (Uil Genova).
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