
Sette sono per le violenze avvenute al derby del 12 marzo scorso, tre per un tentativo di aggressione in Sampdoria-Juventus del 19 marzo scorso e due per un tentativo di entrare allo stadio scavalcando le recinzioni sempre in Samp-Juve.
Durante il derby un gruppo di tifosi della Samp a volto coperto e camuffati da tute bianche aveva acceso fumogeni e fatto esplodere fuochi d'artificio all'interno dello stadio. A fine gara davanti allo stadio alcuni tifosi del Genoa avevano accerchiato e danneggiato un'auto con a bordo tifosi doriani.
Le indagini della Digos hanno consentito di individuare e denunciare gli autori delle violenze: 2 genoani e 5 sampdoriani. Si tratta di genovesi di età compresa tra i 54 e i 17 anni. Al termine di Sampdoria-Juventus, invece, un gruppo di tifosi sampdoriani, fra cui tre con il volto coperto, armati di cinghie, avevano cercato di raggiungere alcuni juventini, lanciando bottiglie e accendendo fumogeni, con l'intenzione di venire in contatto con la tifoseria avversaria.
Le indagini della Digos hanno consentito l'individuazione dei tre responsabili dell'azione (età compresa tra i 22 e i 50 anni) ai quali è stato applicato il daspo. Altri due daspo sono stati comminati a due albanesi di 16 e 18 anni che per vedere Samp-Juve avevano tentato di accedere allo stadio scavalcando le recinzioni. Bloccati dagli steward erano stati denunciati.
IL COMMENTO
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