cronaca

Discussione fissata per il 19 aprile
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 Il presidente del Tar del Lazio ha accolto con decreto l'istanza della Regione Puglia per l'annullamento, previa sospensione, delle note del Ministero dell'Ambiente con le quali veniva dichiarata pienamente ottemperata la prescrizione A.44 riferita alla cosiddetta fase 0 dei lavori, autorizzando TAP all'espianto degli ulivi nell'area del cantiere di Melendugno. Il Tar ha sospeso l'efficacia dei provvedimenti in attesa della discussione dell'istanza cautelare fissata per il 19 aprile.



Si registrano nuovi danneggiamenti in località San Basilio, a San Foca di Melendugno, dove Tap deve estirpare - per poi piantarli nuovamente nella stessa area - gli ulivi per avviare i lavori di realizzazione del microtunnel del gasdotto. La recinzione di tutto il lotto A/1 risulta stamani totalmente priva della recinzione metallica, divelta probabilmente dalle frange più estreme degli attivisti che si oppongono alla realizzazione dell'opera. 

Stamani le strade di accesso al cantiere sono nuovamente sbarrate da blocchi fatti con pietre, materiale di risulta e pneumatici. Tutta l'area é praticamente interdetta al traffico veicolare. Le forze di polizia non sono presenti sul posto e i lavori sono fermi. 

L'iniziale permesso dato dai No Tap alla multinazionale per garantire la messa in sicurezza degli ulivi abbandonati in tutta fretta dopo la manifestazione di sabato scorso, é saltato dopo che i manifestanti hanno appreso quanto dichiarato ieri dal ministro dello Sviluppo Carlo Calenda che al question time ha ribadito l'approdo del gasdotto si farà senza ulteriori ritardi. Le operazioni di messa a dimora degli ulivi in grandi tinelle sono pertanto ferme.

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