Un piano di emergenza specifico per la scuola e i condomini vicini alla raffineria Iplom. Regole che valgano sia in caso di incendi ed esplosioni, ma anche per sversamenti e rotture di tubi. E' quanto emerso dall'assemblea pubblica 'Piani di emergenza esterna delle industrie a rischio incidente rilevante', organizzata dalla prefettura e dal comune di Genova, per consultare la popolazione sul piano di emergenza esterna dello stabilimento Iplom di Fegino. Una assemblea dedicata a quasi un anno dallo sversamento del 17 aprile 2016, quando la rottura di una conduttura causò lo sversamento di circa 600 metri cubi di greggio nei torrenti. All'assemblea hanno partecipato i prefetto Fiamma Spena, l'assessore ai lavori pubblicI Gianni Crivello, e l'assessore all'ambiente Italo Porcile, oltre a un centinaio di residenti ed esponenti dei comitati, Arpal, vigili del fuoco e forze dell'ordine.
I residenti hanno chiesto maggiore sicurezza per "non finire come la nuvoletta di gatto Silvestro o vedere trasformate le nostre case in camere a gas". L'incontro ha avuto anche toni accesi tanto che il prefetto è dovuta intervenire per cercare di riportare la calma. La settimana scorsa era stata la volta di Sampierdarena ospitare l'assemblea per discutere di cinque industrie a rischio della zona.
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