"La concessione prevedeva costruzione e gestione dei parcheggi, compresi quelli in superficie, che non erano previsti inizialmente, ma solo interrati. Poi ci fu il ritrovamento di reperti archeologici per cui ci fu un riequilibrio di posteggi anche in superficie. Tutto è gestito dall'atto concessorio". Il canone di concessione è di centomila euro all'anno, più le tasse ovviamente, come tutti.
Il Comune di fatto non può fare altro che prendere atto della concessione che esiste senza poterla modificare: "Ho provato a prenderla da tutti i lati - confessa la Dagnino - ma senza successo. Sarebbe necessario un approfondimento, e negli anni ne abbiamo fatti. Ma non si può rescindere il contratto...". Dagnino spiega che ad esempio sulla questione dei disabili "ho chiesto modifiche, per non farli pagare come si fa con Genova Parcheggi, ma loro hanno detto no e rispettano comunque la legge, quindi ho chiesto e ottenuto una cartellonistica più chiara".
(continua...)
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