"La qualità della cultura popolare è fondamentale per il Paese. Una canzone di grande successo la conoscono in 20 milioni. La lettura, come potenza comunicativa, è di gran lunga inferiore". Lo ha detto Giulio Mogol, uno dei massimi parolieri del panorama musicale italiano, scrittore e produttore discografico, durante la presentazione del progetto 'Sing&song' promosso dall'assessorato alle politiche giovanili della Regione Liguria che porterà con borse di studio 15 ragazzi tra i 18 e i 30 anni al Centro europeo di Toscolano diretto da Mogol per imparare le tecniche del linguaggio canoro, l'analisi della scrittura di un brano, la metrica, l'utilizzo della rima, la presenza sul palco, arrangiamenti, tecnologie e tecnica della voce "per diventare artisti - ha detto Mogol - e non restare meteore"."Questo progetto - ha spiegato l'assessore regionale Ilaria Cavo - è in linea con l'iniziativa 'Cantautori nelle scuole' con la quale l'assessorato ha voluto inserire nei percorsi scolastici lo studio di quanto di poetico si trova nei testi dei cantautori liguri". Che i testi di alcune canzoni siano da considerarsi poesia non è detto a priori: "se si trasmettono emozioni - ha detto Mogol - si può dire che abbiano valore poetico". I primi 50 giovani selezionati parteciperanno a un'ulteriore selezione condotta da Mogol a Genova. Da questa selezione usciranno i 15 assegnatari dei percorsi di perfezionamento che inizieranno il 23 aprile. Il progetto è stato messo a punto dall'assessorato regionale nell'ambito dell'accordo siglato nel 2016 con la Presidenza del Consiglio dei ministri per promuovere il diritto dei giovani alla formazione culturale e all'inserimento della vita sociale.
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