cronaca

Zona rossa a Sturla, tensione e qualche tafferuglio
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Ultradestra a Genova, Sturla blindata: zona rossa e divieti, 400 poliziotti - Zona rossa a Sturla per il convegno delle ultradestre europee in programma alle 15.30 nella sede di Forza Nuova, in via Orlando. Una contro-manifestazione antifascista con 700 tra associazioni, partiti e sindacati è iniziata in piazza Ragazzi del '99, con un presidio dalle 12.00. Presenti anche manifestanti antagonisti e dei centri sociali. Materiale sequestrato in furgone nel primo pomeriggio in via Caprera (spranghe, molotov, oggetti atti ad offendere).

Primocanale ha trasmesso in diretta a partire dalle 12.00, sul canale 10 del digitale terrestre e in streaming gli eventi del pomeriggio a Sturla.

GLI AGGIORNAMENTI


Ore 16.00 Di fatto il presidio si scoglie.

ore 15.50  Poche decine di persone mantengono il presidio, in una situazione di ordine pubblico regolare.

ore 15.31  Mentre in via Orlando sta iniziando il convegno organizzato dalle ultradestre, il corteo dei manifestanti si sta sciogliendo: poche centinaia di persone restano in via Caprera. La situazione è tornata tranquilla.

ore 15.03  Le forze dell'ordine hanno sequestrato materiale nel furgone fermato alcune ore fa: all'interno del mezzo c'erano spranghe, molotov, fumogeni e altri oggetti contundenti.

ore 14.41  alcuni momenti di tensione al momento del passaggio di una ambulanza. Alcuni manifestanti  hanno colto l'occasione per avvicinarsi alla zona rossa. Una carica di alleggerimento della polizia ha riportato la situazione all'ordine dopo il lancio di alcuni fumogeni. Accesa discussione anche tra gli stessi manifestanti.

ore 14.26 alcuni manifestanti hanno lanciato fumogeni in direzione delle forze dell'ordine che presidiano la zona rossa.

ore 14.19  accesi fumogeni davanti alla zona rossa. Alcuni manifestanti, legati prevalentemente ai centri sociali e collettivi universitari, sono posizionati vicini alla zona rossa presidiata da centinaia di agenti delle forze di polizia.

ore 14.03 anche il sindaco Doria è arrivato alla manifestazione: "i cittadini genovesi dicono no nel 2017 - ha detto - a posizioni violente e antidemocratiche che sono espressi da questi figuri".

ore 14.02  la testa del corteo è arrivata tra piazza Sturla e via Caprera nei pressi della zona rossa, delimitata dalle forze dell'ordine, in prossimità della sede di Forza Nuova dove tra un'ora e mezza avrà inizio il convegno delle ultradestre.

ore 13.42: diversi gli esponenti politici presenti: gli onorevoli Basso, Pastorino, Tullo, Carocci; il vicesindaco Bernini, la vicepresidente della città metropolitana Ghio. Continua a crescere il numero di partecipanti: circa 2000 persone secondo gli organizzatori.

ore 13.37  Rossetti in rappresentanza del Consiglio Regionale: "Siamo qui per una manifestazione pacifica contro un incontro che è tutto tranne che democratico".

ore 13.25: partito il corteo degli "antifascisti": i manifestanti cantano "Bella Ciao"

ore 13.05: artificieri in azione per un furgone sospetto nella zona bassa di Sturla

ore 12.59: tutto pronto per la partenza del corteo: da piazza Ragazzi del '99 la manifestazione si appresta ad imboccare via Isonzo.

Ore 12.41: Piazza ragazzi del '99 si sta riempiendo: si parla di un miglaio di presenze per il presidio contro il convegno delle ultradestre.

Ore 12.40: L'assessore Elena Fiorini: "Il fatto che abbiano dovuto riunirsi in una sede privata è il segnale che Genova non era accogliente rispetto a questo tipo di incontro"

Ore 12.35 Luca Borzani (Palazzo Ducale): "Anche questa manifestazione è politica. Un segnale della città"

Ore 12.28 Bruno Manganaro (Fiom): Importante essere qui nel nome dell'antifascismo: pronti a prendere parte a un corteo tutti insieme.

Ore 12.15 Massimo Bisca (presidente dell'Anpi di Genova): "Il nostro è un presidio, non abbiamo previsto manifestazioni o cortei"

Ore 12.00 Sono circa 200 le persone arrivate in piazza ragazzi del '99 per il presidio antifascista.

Ore 11.45 Traffico rallentato nella zona del Levante in particolare via Sturla, via Orsini, via Pisa, via Cavallotti e via dei Mille.

Manichini di carta impiccati a testa in giù e le scritte "Più fasci appesi" e "Non faremo prigionieri" sono comparsi la scorsa notte a Genova sul ponte fra largo Giardino e piazza Manin. Li ha scoperti la polizia. Contro la 'volante' arrivata sul posto è stato lanciato un fumogeno da parte di alcuni giovani poi fuggiti. Sul posto anche gli investigatori della Digos che hanno sequestrato i fantocci e gli striscioni e avviato le indagini per risalire agli autori delle minacce.

A seguito della chiusura al transito veicolare di via Caprera e piazza Ragazzi del ’99, fino a cessate esigenze - scrive in una nota Amt - le linee 15, 31, 42, 45, 512, 513 e 584 subiranno limitazioni e deviazioni di percorso che verranno gestite dal personale graduato di Amt.

Buona parte del quartiere di Sturla è off limits Chiusi tutti gli accessi a piazza Sturla, traffico deviato, divieto di sosta nel raggio di un chilometro, cassonetti rimossi per evitare pericoli in eventuali scontri. Previsto l'impiego 400 uomini della Digos - più di quanti intervengono in occasione di un derby di calcio - barriere e mezzi per impedire ai cortei di fronteggiarsi. In strada si attendono circa 1000 persone. Secondo le stime delle forze dell'ordine, circa 100 le persone attese al convegno di estrema destra: la sede di via Orlando è un piccolo scantinato capace di ospitare poche persone.

Sull'altro fronte ci saranno circa 700-800 persone, più 100-150 antagonisti. Almeno 200 dovrebbero essere metalmeccanici della Fiom che in questi giorni ha volantinato la 'chiamata' alla manifestazione nelle principali fabbriche genovesi. Con loro probabilmente sfileranno i centri sociali, mentre una parte degli antagonisti genovesi, che ha preso le distanze dal corteo 'istituzionale', potrebbe posizionarsi presso un altro dei diversi varchi di accesso blindati dalle forze dell'ordine che avranno anche il problema di scortare i militanti di ultradestra all'interno della zona rossa.

Molti negozianti tengono chiuse le saracinesche.
Saracinesche abbassate nel timore di scontri violenti. Un clima che riporta a un anno fa, quando scattò l'allarme per l'apertura della sede di Forza Nuova. Anche allora, stesse dinamiche: un corteo di oppositori partì da piazza Ragazzi del '99 e si fermò in via Caprera davanti al cordone di polizia. Nessuno scontro, solo lanci di uova e oggetti. Ci vollero ore per pulire, ma nessuno si fece male. Stavolta, però, l'aria sembra più pesante. 

I leader europei invitati da Roberto Fiore, numero uno di Forza Nuova e dell'Apf, si riuniscono in forma privata, dopo aver cercato invano di prenotare vari alberghi nel centro città. L'ultimo tentativo in extremis in corso Europa. Per limitare le libertà personali, in questo caso, può intervenire solo il Prefetto, Fiamma Spena. Provvedimento che, nella storia italiana, è stato preso raramente. 

La stessa Alliance for peace and freedom, che organizza l'evento, ha confermato l'evento, che si intitolerà "Per l'Europa, per le patrie". Scrivono in un comunicato: "Nelle settimane a seguire il nostro annuncio si sono susseguite polemiche ed attacchi più o meno diretti volti ad impedire la possibilità per il partito di tenere a Genova il Congresso. Oggi usciamo da questo silenzio annunciando che la Conferenza è confermata per il giorno 11 febbraio alle 15.30". Annunciata la presenza dell'europarlamentare UdoVoigt del nazionalismo tedesco, il francese Yvan BenedettiRoberto Fiore Sarmiza Andronic, rappresentate del Partidul Romania Unita.

La Procura ha anche deciso di raddoppiare il numero di magistrati in turno. Oltre ai due di turno ordinario, dunque, saranno presenti altri due o tre pm. "Ci auguriamo che non accada nulla - sottolineano dalla procura - ma il livello di allerta per l'ordine pubblico è molto alto e così non saremo impreparati".

"Non è solo un fatto legato alla storia. Se si dimentica, si commettono gli stessi errori. Ecco perché vogliamo rimarcare i valori sui quali si fonda la costituzione della nostra Repubblica - spiega Massimo Bisca, presidente di Anpi Genova - noi faremo solo un presidio. Chiediamo ancora di fare applicare le leggi Scelba e Mancino. Dobbiamo rispondere con le armi della democrazia, contro il neonazismo che torna a crescere in europa".