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Decisivo il cambio di colore nel capoluogo
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 La Provincia di Savona torna al centrodestra. La sua lista ha ottenuto 5 seggi su 10, mentre il centrosinistra si è fermato a 3. La terza lista, quella trasversale presentata dagli amministratori del Levante Savonese, ha ottenuto i due seggi rimanenti.

Una situazione ribaltata rispetto a quella che due anni fa portò all'elezione della presidente Monica Giuliano, sindaco Pd di Vado Ligure: allora il centrosinistra si aggiudicò 5 seggi e 3 il centrodestra e sempre 2 il Levante.

Decisivo il "cambio di colore" del capoluogo, Savona, avvenuto lo scorso giugno con la vittoria al ballottaggio del candidato del centrodestra Ilaria Caprioglio: a Savona 19 voti su 26 sono andati a candidati del centrodestra.

Considerato che i due eletti nella lista Levante Savonese sono uno rappresentante del centro destra e uno del centrosinistra, il presidente Giuliano si trova in minoranza In totale hanno votato 553 amministratori su 795 aventi diritto, con un'affluenza del 69,56%.

"La Provincia, oggi più che mai, ha bisogno di una gestione collegiale ed è fondamentale non sospendere o rallentare l'attività amministrativa, in quanto i temi da affrontare sono molti, delicati e complessi", ha osservato Fulvio Briano, sindaco di cairo Montenotte secondo il quale "il Pd, attraverso i propri amministratori di maggioranza e minoranza, ha contribuito anche all'elezione di Sara Brizzo nell'ambito di una condivisione della fiducia alla presidente uscente Monica Giuliano e nell'ottica di una lista unica del levante savonese".

"L'unico spostamento reale è rappresentato dal voto pesante della maggioranza di centrodestra a Savona, dove peraltro prendiamo atto che sono iniziate le faide interne, visto che il consigliere Fiorenzo Ghiso è stato impallinato".

"Una soddisfazione davvero grande, un altro tassello che va al posto giusto nel progetto politico della mia coalizione per rilanciare questo territorio, guadagnando forza anche nel livello intermedio che era rimasto 'appannaggio' del Pd". Lo ha detto Angelo Vaccarezza, capogruppo di Fi in Regione secondo il quale alle provinciali c'è stata "una sconfitta cocente, quella dei compagni, che si legge nei numeri. Il Pd passa da cinque a tre seggi ottenendo il 27,3% dei voti".