cronaca

Boschi sottosegretario, Toti: "Governo fotocopia"
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Il presidente del Consiglio Gentiloni ha sciolto la riserva e ha presentato la lista dei ministri per poi giurare alle 20 con tutta la squadra. Confermati, tra molti altri, i due ministri liguri: la genovese Roberta Pinotti alla Difesa, lo spezzino Andrea Orlando alla Giustizia.

Nel frattempo Denis Verdini, il leader di Ala, in una nota sottoscritta anche da Enrico Zanetti afferma che non voterà la fiducia "senza rappresentanza" nella compagine governativa.

Ecco la lista completa: 
  • Finocchiaro ai Rapporti Parlamento
  • Madia a Semplificazione e Pa
  • Costa agli Affari Regionali
  • Devincenti alla Coesione Territoriale e Mezzogiorno
  • Lotti allo Sport
  • Alfano agli Esteri
  • Minniti all'Interno
  • Orlando alla Giustizia
  • Pinotti alla Difesa
  • Padoan al'Economia
  • Calenda allo Sviluppo Economia 
  • Martina alle Politiche Agricole
  • Galletti all'Ambiente
  • Delrio ai Trasporti
  • Poletti al Lavoro
  • Fedeli all'Istruzione
  • Franceschini ai Beni Culturali
  • Lorenzin alla Salute
  • Boschi Sottosegretario
Nel frattempo Verdini, il leader di Ala, in una nota sottoscritta anche da Enrico Zanetti afferma che non voterà la fiducia "senza rappresentanza" nella compagine governativa. 

TOTI: UNA FOTOCOPIA SBIADITA - "Renziloni". Così il presidente della Regione Liguria e consigliere politico di Silvio Berlusconi Giovanni Toti, ha definito la decisione del Presidente della Repubblica Mattarella di incaricare Paolo Gentiloni di formare un nuovo governo.

"Mi sembra la fotocopia sbiadita del governo Renzi - ha detto - Gli italiani con il referendum avevano chiesto altro: discontinuità, la possibilità di esprimersi con il proprio voto, cogliere quei segnali di disagio arrivati dalle grandi periferie, dai giovani disoccupati, da tutti coloro che non sopportano più l'invasione di immigrati, da chi chiede più sicurezza e certezza del futuro. E' un governo identico al precedente, più fragile; una maggioranza identica alla precedente, più fragile numericamente per l'assenza Verdini, che non sbatte la porta per nobili ragioni ideali, ma perché non gli viene promosso un ministro o un vice ministro, ed egualmente variopinta a quella di prima".