cronaca

L'impianto era sprovvisto del sistema di sicurezza
53 secondi di lettura
 Il pubblico ministero Stefano Puppo ha indagato quattro persone per il crollo dell'ascensore privato a Pegli in cui sono rimaste ferite Ilaria Porrata, 24 anni, e la figlioletta Sofia, tre anni, lo scorso 5 giugno. Si tratta del presidente e del vicepresidente del consorzio che gestisce i condomini di via Rizzo, collegati appunto dall'ascensore, e dei responsabili della ditta di manutenzione intervenuti quella mattina mezz'ora prima del crollo per un guasto che era stato segnalato dai residenti.

L'accusa per tutti è di lesioni colpose. Quella mattina, mamma e figlia erano a bordo dell'ascensore quando il cavo si era spezzato facendo precipitare la cabina per decine di metri. La donna aveva protetto la bimba col proprio corpo ed era rimasta ferita in modo grave, mentre la piccola se l'era cavata con alcune contusioni lievi.

Secondo quanto accertato dagli investigatori, l'impianto era sprovvisto anche del sistema di sicurezza che attutisce la caduta in caso di cedimento dei cavi e la manutenzione era stata carente. Inoltre, mezz'ora prima dell'incidente era stato segnalato un guasto ma i tecnici non erano arrivati in tempo.