cronaca

Da domenica notte via ai lavori mentre torna in auge il primo progetto
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 Con quella fila di quadratoni verdi e l’andamento serpeggiante, i genovesi lo hanno chiamato giustamente Bruco – o anche Lombrico, cambia poco. Il sovrappasso più famoso di Genova sarà sparito entro martedì. Due giorni per buttarlo giù dopo vent’anni di scarso utilizzo, abbandono, degrado e infine la chiusura. I piloni che lo sostengono sono nel letto del Bisagno: partito il terzo lotto dei lavori per rifare la copertura, sarebbe stato comunque inevitabile smontarlo. La novità è che non tornerà mai più lì dove i genovesi erano abituati a vederlo.

VIA IL BRUCO: LE MODIFICHE ALLA VIABILITA'

Ma i lombrichi, si sa, sopravvivono anche se mutilati. E il bruco di Brignole non sarà eliminato del tutto. Superato viale Duca d’Aosta, il tunnel conduce al primo piano del complesso di Corte Lambruschini. Poche decine di metri e inizia un altro bruco, tale e quale al primo. Pochi genovesi lo conoscono, a parte chi lavora in questi grattacieli. Il lombrico nascosto termina di colpo all’altezza di piazza delle Americhe. Una scaletta e si scende all’inizio di via Invrea. Ma il progetto originale prevedeva di collegarlo al primo binario della stazione Brignole con un altro sovrappasso su via Tolemaide.

Si consolino i tanti genovesi che gli hanno dato l’addio con un tributo sui social: il bruco vivrà ancora, solo un po’ più in disparte. Anche qui la sporcizia regna sovrana, ad approfittarne sono soprattutto i piccioni. Adesso però c’è l’idea di recuperare quel vecchio progetto. I rottami della struttura demolita potrebbero essere riciclati per costruire il pezzo che manca. Di mezzo c’è il benestare delle ferrovie, che non sarà facile da ottenere.

Ma bando ai sogni e ai sentimenti.
I genovesi si ricorderanno soprattutto questo: le incrostazioni di ruggine, i plasticoni rotti, i senzatetto e gli sbandati che ci dormivano di notte, quelle volte ad aspettare il semaforo al gelo piuttosto che passare là dentro, che “chissà cosa ci trovo stamattina”. Addio bruco. Sarà per un'altra volta.