porti e logistica

Una circolare 'blocca' Canavese, sarà segretario generale a Ge-Sv?
2 minuti e 12 secondi di lettura
Il primo presidente si è insediato e presto, crisi di governo permettendo, arriverà anche il secondo. Il seme delle nuove autorità portuali di sistema, con Signorini alla guida di Genova-Savona e Roncallo per Spezia-Carrara, ormai è stato piantato.

Il secondo step riguarda l’addio al ‘vecchio’ comitato portuale e l’introduzione del nuovo comitato di gestione. Le poltrone diminuiscono da 45 (24 a Savona + 21 a Genova) a 5 per la nuova realtà. Oltre al presidente, una sarà occupata de facto dalla capitaneria (ma senza diritto di voto) e tre da assegnare: una al Comune di Genova, una a quello di Savona e una alla Regione.

Alcuni enti, come ad esempio Roma o La Spezia, hanno deciso di scegliere i membri del comitato di gestione attraverso bandi pubblici nei quali vengono indicati i requisiti per partecipare. Ed è attesa in questi giorni – forse già mercoledì – la circolare del Mit che indicherà i requisiti richiesti per tali posizioni, che saranno gli stessi richiesti per le nomine dei presidenti: comprovata esperienza nel settore, ineleggibilità per soggetti in età pensionabile, mancanza di conflitto di interessi.

Una notizia che ha già smosso (e molto) le acque
, ad esempio nello scalo di Savona, dove un nutrito gruppo di operatori ha sponsorizzato il nome di Rino Canavese (nella foto) già presidente dell'Autorità di Savona e poi manager del gruppo Gavio. Ma costui rientrerebbe nei soggetti ineleggibili essendo già in pensione. E allora come poter usufruire della conoscenza del settore?

All’orizzonte spunta quindi la terza fase: la nomina del segretario generale. Un ruolo fondamentale per lo scalo che unisce la realtà genovese a quella savonese. E qui la giacca del neo presidente si allunga a dismisura, con evidenti tentativi di strattonarla: da una parte molti genovesi che sponsorizzano l'attuale segretario Carena, che tutti conoscono ormai da decenni e che andrebbe in pensione a giugno compiendo 70 anni, e dall'altra i savonesi che gradirebbero rivedere il loro ex presidente Canavese a controllare, di fatto, anche Genova oltre che Savona.

Una carica che non sarebbe incompatibile, ma il carattere forte e a tratti rude di Canavese sarebbe compatibile con lo stile del neo presidente Signorini? Il presidente deve avere mani libere, scegliersi la squadra, assumersi le sue responsabilità e rilanciare i porti di Genova e Savona senza condizionamenti né degli operatori che sono appena usciti dai comitati portuali né tantomeno dai politici che lo hanno eletto. Ora si fidino di lui e lo lascino lavorare in pace e con chi ritiene migliore e in sintonia per creare una squadra coesa e vincente.