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Rossoblù scatenati nel primo tempo contro i bianconeri
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Storico successo del Genoa che travolge la Juventus 3-1 e il risultato è persino stretto ai rossoblù. Una domenica da incorniciare per il Grifone che al Ferraris fa un figurone e strapazza i campioni d’Italia grazie ad un primo tempo da stropicciarsi gli occhi con tre gol in mezz’ora: doppietta di Simeone e un autogol di Alex Sandro. Inutile la rete nella ripresa di Pjanic. Per Juric una grande soddisfazione e dopo il Milan a Marassi cade un’altra big.

Nel Genoa c’è Cofie a centrocampo al posto di Veloso, per il resto formazione confermata con Rigoni alle spalle di Ocampos e Simeone. Nella Juve Higuain va in panchina e davanti ci sono Cuadrado e Mandzukic.
Rossoblù forsennati fin dall’inizio e al 2’ a seguito di un’azione innescata da Laxalt, Rigoni che approfitta di una leggerezza di Bonucci va al tiro dal limite dell’area, Buffon para, tiro di Ocampos, Bonucci respinge, arriva Simeone ma il portiere bianconero si supera ma sul successivo tap-in dell’argentino capitola.

Gradinata Nord in festa. Meglio di così il Genoa non poteva iniziare, ma c’è dell’altro. La squadra di Allegri soffre il pressing indiavolato di Cofie, Rincon e Rigini e sulla fascia Lazovic al 12’ prende d’infilata la difesa avversaria, il suo cross è un cioccolatino per Simeone che di testa realizza la sua doppietta. Campioni d’Italia a terra. Il Genoa non arretra e continua sulle ali dell’entusiasmo a fare gioco e al 28’ ecco il tris: dopo che Rigoni si era già divorato un gol stavolta riesce a indirizzare verso la rete un pallone che sbatte sulla traversa, interviene Alex Sandro che tocca la sfera e la manda in rete, inutile il tocco finale di Simeone. È autorete ma poco importa, la squadra di Juric è in paradiso. Il Genoa più bello della stagione. La timida reazione dei bianconeri è in un fallo di Ocampos in area su Mandzukic che mazzoleni non sanziona con un rigore chiesto da Allegri. C’è ancora il tempo per vedere uscire Bonucci per infortunio, al suo posto entra Rugani. Si va al riposo così con il Ferraris in sollucchero a parte i circa tremila juventini presenti.

Nella ripresa si fa subito pericoloso Pjanic
il cui tiro va fuori di poco. Segnali di risveglio di Buffon e compagni. Infatti al 52’ Kedira si mangia un gol a pochi passi da Perin. Il Genoa soffre un po’ e Allegri si gioca Higuain per Lichsteiner. Ma in contropiede i padroni di casa sono taglienti e Buffon fa il miracolo su Simeone lanciato da Cofie. Al 68’ Juric fa uscire un Lazovic molto positivo per Edenilson. Passano i minuti e il Grifone è più autoritario e padrone del campo. C’è pure una Juve nervosa e a Cuadrado scappa un fallaccio su Laxalt ma la fa franca. All’82’ un lampo di Pjanic su punizione permette alla formazione di Allegri di rientrare nel match. Al 42’ Juric fa uscire Rigoni ed inserisce Gakpe. I trossoblù giocano col cronometro. Esordio per Biraschi che rileva Ocampos quasi allo scadere.