"Il carcere lo abolirei. Bisognerebbe pensare a un carcere come un luogo dove i diritti fondamentali delle persone devono essere rispettati". Lo ha detto l'ex magistrato Gherardo Colombo, 'insegnante' per un giorno nel carcere di Marassi a Genova, dove ha incontrato detenuti e studenti per parlare di legalità e del significato della pena detentiva nella società moderna. L'incontro è stato organizzato dalla sezione ligure dell'Associazione nazionale magistrati e dall'associazione italiana dei magistrati per i minorenni e per la famiglia. "Il carcere oggi è una tragedia e un disastro al tempo stesso - ha sottolineato il presidente della sezione ligure dell'Anm Mario Tuttobene - nonostante gli sforzi degli agenti e degli operatori del settore. Bisogna cambiare la cultura della società civile e fare in modo che non passi l'idea che il carcere diventi un buco nero dove fare sparire tutto ciò che non ci piace. C'è tanta voglia di repressione, ma non possiamo pensare che il livello del dibattito sul futuro del carcere possa essere ancora così disastroso".
Colombo ha coinvolto i detenuti e gli studenti sui principi fondamentali della Costituzione, il loro significato e la reale applicazione quotidiana e sui concetti della legalità, intesa soprattutto come riconoscimento della pari dignità a ogni singolo essere umano.
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