E' Alfano ad aprire l'intervento con una dichiarazione: "A Milano manderemo altri 150 militari, quando sono diventato ministro militari impegnati erano 400. L'obiettivo è raddoppiarli".
Secondo il sindaco Giuseppe Sala si è proceduto con un eccessivo allarmismo: “Milano è più sicura di tante città italiane, gli indicatori dicono che i crimini di varia natura sono in diminuzione".
In disaccordo con la posizione espressa dal sindaco il segretario della Lega Nord di Milano Davide Boni e il deputato Paolo Grimoldi (Lega) che richiedono espressamente l'invio di soldati da parte di Alfano: "Il ministro non perda tempo e predisponga immediatamente l'invio a Milano dei contingenti di militari disponibili dalla fine del Giubileo a Roma" .
I due esponenti leghisti hanno inoltre inviato una nota congiunta ad Alfano in cui attaccano il sindaco e il prefetto, a loro avviso, colpevoli di aver gestito male la sicurezza, in cui si legge. “Alfano non perda tempo e mandi subito i militari per pattugliare la città che rischia di trasformarsi in una polveriera, considerando anche gli oltre 3.000 richiedenti asilo che bivaccano nella zona della stazione Centrale e che potrebbe presto crare problemi di ordine pubblico”.
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