politica

Ladies&Gentlemen
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Quando era comparsa sulla scena pubblica e politica genovese, dopo una oscura, ma non invisibile carriera di giovane impiegata in Regione, la bella Marylin Fusco, aveva fatto girare la testa a molti.

Che ci faceva quella supermora con passo da vamp, capelli neri corvini, tacco 12 e occhi da maliarda, prima in consiglio comunale, poi addirittura, con una botta di voti in regione, poi infine addirittura vice presidente della giunta Regionale e potentissima assessora all'Urbanistica nella seconda giunta di Claudio Burlando?

Aveva stregato un po' tutti questa ragazza del Ponente ligure, laureata in Giurisprudenza, si dice anche super segretaria del vecchio presidente regionale della fu “Margherita”, Giancalo Mori, dopo la sua scelta di buttarsi in politica, incominciando da palazzo Tursi. Era una trentenne molto appariscente e decisa, cui la sindaco di allora, Marta Vincenzi, aveva subito fatto larghe aperture di credito e aveva, sopratutto, un fidanzato molto sveglio, quell'imponente e trasbordante Giovanni Paladini, mosse da poliziotto e parlantina da politico.

Toscano, venuto dal sindacato della Polizia, diventato già consigliere regionale per la Margherita, in rampa di lancio con l'IDV di Antonio Di Pietro. Tempi d'oro quelli per l'Italia dei Valori dell'ex magistrato, ministro, leader scatenato e, quindi, per i suoi adepti: la coppia numero uno della politica genovese e ligure, Marylin e Giovanni, la vice presidente e l'onorevole che tale era rapidamente diventato, che a ogni elezione aumentavano il loro bottino politico e il loro potere, fino al matrimonio hollyoodiano, che sarebbe divertente oggi andare a elencare tutti gli invitati che parteciparono in pompa magna, onorevoli, ministri, grand commis, sindaci....

Oggi che la bella Marylin e il suo sposo sono praticamente spariti dalla scena, non solo politico-amministrativa, ma proprio dalla Liguria, folgorati dalle inchieste e dai processi e da un declino irreversibile, sembra impossibile che solo cinque anni fa avessero tutto quel potere e sopratutto quello spolvero.

Lei si dimise dal trono regionale per lo scandalo del porticciolo di Ospedaletti, un declicato caso urbanistico. Ondeggiò un bel po' sui supertacchi e lasciò la giunta e l'assessorato, non il consiglio regionale. Poi su di lei si abbattè anche la tempesta delle “spese pazze”. E ora che questo processo arriva in dirittura d'arrivo, con la richiesta del Pm Francesco Pinto di 4 anni e otto mesi per lei e di altrettanti per l'ex onorevole Paladini, lo scandalo è del tutto scoperchiato.

L'accusano, la Marylin, di avere usato i soldi del gruppo Idv per acquisti privati, per essersi pagata il parrucchiere che tenesse in ordine la sua leggendaria pettinatura corvina, di avere pagato centinaia di taxi con i soldi di tutti, di avere fatto la spesa e pagato il restaurant....Peculato in concorso è il reato contestato nel mare magnum di questo processo, che sta crocifiggendo quasi tutta la classe politica regionale ligure fino al 2012. Non si sa come finirà e a leggere qualche sentenza già pronunciata in altri tribunali italiani potrebbe essere che questo caso dei consiglieri regionali, che si pagano i propri sfizietti a piè di lista pubblica, potrebbe anche ridimensionarsi.

Ma intanto Marylin è sparita, scomparsa da Genova, dicono che faccia l'albergatrice in quel di Montecatini insieme, ovviamente, al suo consorte. Uniti nella buona e nella cattiva sorte, come ricordò il prete che li aveva uniti in matrimonio. Una sorte capovolta un po' improvvisamente sia per lei che per lui, ma sopratutto per lei, da vera meteora politica. Con quel nome poi.......