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Dopo la sosta ecco le big, ma i rossoblu’ con Pavoletti e Ocampos al 100 per cento sono competitivi
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Il Genoa si tiene stretto il decimo posto con una partita ancora da recuperare. Fin qui per la squadra di Juric il bicchiere è mezzo pieno. Difesa tra le meno battute, gioco che soprattutto ad inizio stagione ha divertito tifosi e osservatori neutrali, e tre giocatori nella nazionale italiana maggiore, Perin, Pavoletti e Izzo, uno nell’under 21, Biraschi e altri sei all’estero. Forse, come dice il tecnico, potevano arrivare almeno due punti in piu’, ma la classifica e le prestazioni sono sicuramente in linea con le attese.

Ora, dopo la sosta, ci saranno due partite non facili che diranno qualcosa di piu’ sulle ambizioni del Grifoni. Subito la Lazio in trasferta e poi la Juventus al Ferraris. Un esame di maturità per Burdisso e compagni che solo con Atalanta e in parte con l’Udinese sono apparsi un po’ stanchi. Complici anche gli infortuni da cui Pavoletti e Ocampos stanno recuperando solo adesso, il Genoa appare meno brillante. Questa sosta cade forse a puntino per ricaricare le batterie.

Intanto sul mercato le voci sono tutte su Pavoletti.
Il Napoli non molla la presa malgrado il presidente rossoblu’ Enrico Preziosi abbia piu’ volte ribadito che il suo bomber lui non lo vende. Ha resistito a circa 25 milioni di euro a fine agosto per il centravanti e a gennaio sembra impossibile che la società ceda uno dei suoi pezzi piu’ pregiati. Anche perché restare solo con Simeone e Ninkovic appare un azzardo. Pavoletti è troppo importante per il Genoa, anche a mezzo servizio come è risultato dall’ultimo match con l’Udinese. Solo una prodezza del portiere Karnezis ha impedito all’attaccante di dare i tre punti al Genoa.

Quella di Juric, tornando al calendario, è una squadra che gioca meglio contro le grandi perché puo’ sfruttare le sue ripartenze con i vari Laxalt, Lazovic ed Edenilson, mentre fatica di piu’ con formazioni che tendono a chiudersi come ha fatto proprio l’Udinese nel secondo tempo o come l’Empoli. Lazio e appunto Juventus ma anche Torino e Roma sono test probanti ma non insormontabili per una formazione che ha dimostrato di saper stupire.