cronaca

Maggiori poteri a protezione civile
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 Il premier Matteo Renzi dopo il terribile terremoto che ha colpito l’Italia centrale annuncia una serie di misure di emergenza. Il Consiglio dei ministri straordinario, a cui hanno preso parte anche  i presidenti delle Regioni Marche, Lazio, Abruzzo e Umbria, il capo della protezione civile Fabrizio Curcio e il commissario per il terremoto Vasco Errani, intende attribuire poteri estesi al capo della protezione civile e più forze dell'ordine per presidiare il territorio.

 

Le misure prese dal Cdm - "Nell'arco delle prossime 72 ore - ha detto Renzi - per rispondere all'evento eccezionale, metteremo in campo un ulteriore decreto legge il cui obiettivo è innanzitutto accelerare le procedure e mettere ulteriori risorse in termini di personale per affrontare l'emergenza". E' stata decisa - ha sottolineato - "l'estensione dei poteri d'emergenza al capo della Protezione civile" con un "ordinanza che attribuisce poteri straordinari all'ingegner Curcio".  "Dobbiamo mettere più forze dell' ordine perché i cittadini chiedono sicurezza: ci vogliono più forze per dare l'idea del presidio del territorio alle persone che temono di lasciare le loro case". "Se riusciamo ad accelerare e a portare magari dei containers nell'arco di tempo più ristretto possibile, possiamo probabilmente evitare che vi siano i sei-sette mesi di attesa per le casette di legno da trascorrere altrove. La novità, che già da ieri sera cerchiamo di affrontare, dopo le discussioni nelle Marche e in Umbria, è per venire incontro ai cittadini. I containers arriveranno nelle prossime settimane, prima di Natale". Nel nuovo decreto sul terremoto ci saranno "più spazi per il personale a Comuni che spesso hanno pochissimi dipendenti, a tempo determinato. Vediamo se li prendiamo da graduatorie che già ci sono. Daremo più persone per dare una mano sulle aree colpite". "Ricostruiremo tutto: anche le chiese - ha promesso - anche le realtà turistiche e commerciali".


Le 4 fasi dell'emergenza - Il provvedimento sul sisma consentirà di avere "4 fasi" tra emergenza e ricostruzione. Lo afferma il premier Matteo Renzi al termine del Cdm illustrando le 4 fasi: "quella dell'immediata emergenza, nella quale chiederemo a chi può di lasciare il territorio, sapendo che sarà un periodo molto limitato; una fase intermedia, quella del container, che sono meno piacevoli della casetta di legno; quella in cui tra 5-6 mesi, tra la primavera e l'estate le persone potranno tornare in casette di legno; la fase di ricostruzione". Prima del Cdm riunione con i presidenti delle Regioni Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio a Palazzo Chigi. Luca Ceriscioli, Luciano D'Alfonso, Catiuscia Marini e Nicola Zingaretti sono giunti alla spicciolata nella sede della presidenza del Consiglio, dove hanno incontrato il presidente Matteo Renzi, il sottosegretario Claudio De Vincenti, il commissario per il sisma Vasco Errani e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio.


"L'anima dell'Italia è inquieta. Il terremoto più forte dai tempi dell'Irpinia, dal 1980, ha devastato il cuore della nostra Penisola. Non ci sono morti, stavolta. E questa notizia ci dà enorme sollievo. Ma i danni al patrimonio abitativo, economico, culturale e religioso sono impressionanti. Questi borghi sono l'identità italiana: dovremo ricostruirli tutti, presto e bene. Lo faremo perché noi - tutti noi - siamo l'Italia". Lo scrive il premier Matteo Renzi nella sua newsletter. "Le cose da fare sono difficili, ma chiare, prima di tutto mettere in sicurezza le popolazioni colpite. Non possiamo avere le tende per qualche mese in montagna, sotto la neve. Gli alberghi ci sono, per tutti. Ma molti dei nostri connazionali non vogliono lasciare quelle terre nemmeno per qualche settimana. Dunque dovremo gestire al meglio questa prima fase di emergenza". Dopo la fase dell'emergenza, si deve pensare alla "ricostruzione" delle zone colpite dal terremoto. "A regola d'arte. Con il controllo dell'opinione pubblica e di tutti i cittadini. Non va sprecato nemmeno un centesimo e dobbiamo dimostrare chi siamo: persone che - a differenza di alcune vicende del passato - sanno fare opere pubbliche senza sprechi e senza ladri", scrive Renzi.


Mattarella, si deve assolutamente ricostruire -  "Dobbiamo assolutamente difendere ed assicurare la ricostruzione del territorio". E' quanto chiede il presidente Mattarella sottolineando che i cittadini colpiti dal sisma devono vedersi "garantito il diritto di poter vivere con tranquillità nelle proprie case". "Lo Stato deve essere loro vicino perchè vengano superate queste difficoltà", ha detto parlando con i giornalisti a Gerusalemme. "Il fatto che non ci siano vittime ci da sollievo ma non impedisce che ci si renda conto della gravità di quello che è accaduto, delle gravi conseguenze del terremoto", ha aggiunto il presidente Mattarella che da questa mattina è in costante contatto con Roma per avere informazioni continue sulle conseguenze della nuova scossa. "Molte persone hanno perso le proprie case e molte altre hanno paura a rientravi e ciò accade in una vasta parte del nostro Paese", ha aggiunto Mattarella. Occorre quindi "assicurare la ricostruzione del territorio" e "esprimere a tutti sostegno e grande solidarietà", ha concluso il capo dello Stato.


Ue: stiamo monitorando impatto, pronti ad aiutare - "Stiamo monitorando attentamente l'impatto del nuovo terremoto in Italia. Siamo in contatto con la Protezione civile italiana. L'Ue è pronta ad aiutare". Così il commissario europeo per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi Christos Stylianidis su Twitter.