Nel 2015 in Ue sono state smerciate 53 miliardi di sigarette illegali, con una crescita del fenomeno delle 'illicit whites', sigarette prodotte legalmente ma vendute attraverso il contrabbando, che vedono l'Italia come secondo mercato. Lo hanno affermato gli esperti al convegno 'Changing trends in smuggling', organizzato da Euractiv a Bruxelles.La quota delle 'illicit whites' prodotte nei paesi confinanti con l'Ue a est ma anche in Asia, è passata dal 13% del 2009 al 35,4% dello scorso anno. L'Italia, dopo la Polonia, è il paese dove si smerciano di più, con 2,3 miliardi di sigarette, mentre circa l'8% del mercato illegale europeo è nel nostro paese.
Ogni anno, hanno spiegato gli esperti citando le stime del rapporto Sun di Kpmg, circa 11,5 miliardi di euro di tasse vengono persi in Ue. "C'è un problema con l'Ucraina - ha sottolineato Dana Meager, sottosegretario all'Economia della Repubblica Slovacca -, ma grandi quantità arrivano anche dalla Russia e dalla Bielorussia". Il fenomeno, ha spiegato Alvise Giustiniani, vice president Illicit trade strategy di Philip Morris International, è strettamente legato ad altre attività criminali.
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