porti e logistica

Il Mit aveva chiarito: “Nei porti ora solo ordinaria amministrazione”
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La lettera è pronta. La data fissata. Lorenzo Forcieri ha deciso di convocare un nuovo comitato portuale della Spezia, nonostante l’entrata in vigore della legge di riforma dei porti, e nonostante la nota del Ministero delle Infrastrutture che ha chiarito come l’attività dei porti deve essere gestita per la sola amministrazione ordinaria.

Forcieri intende dunque far votare il bando per l’assegnazione dell’80% delle quote della APLS investimenti, società che gestisce le crociere, attualmente in mano all’Autorità Portuale.

Il tentativo del 14 settembre era andato a vuoto: l’assenza degli operatori portuali, di Confindustria, dei sindaci e di una parte del mondo sindacale aveva fatto annullare il comitato per mancanza del numero legale. Il giorno successivo è entrata in vigore la legge che istituisce le Autorità Portuali di Sistema.

Nei giorni scorsi il Mit ha inviato una nota ai porti italiani facendo presente che nella fase transitoria e prima delle nomine dei nuovi organi si deve gestire l’ordinaria amministrazione. Ma evidentemente Forcieri non intende fermarsi: la data fissata è quella del 6 ottobre.

Secondo voci che arrivano direttamente dalla sede di Via del Molo, il clima dentro l’Autorità Portuale, in queste ultime settimane, è sempre più incandescente. Tra il presidente Forcieri e il segretario Generale Santini regna il gelo. Venerdì l’atteso appuntamento nazionale dell’”Italian Cruise Day” dedicato al settore delle crociere, in programma proprio alla Spezia, conterà diverse defezioni: a quella del presidente della Regione Toti (che rimarrà a Genova per l’incontro con Renzi) potrebbe aggiungersi quella del sindaco della Spezia Federici, da tempo in aperto conflitto con lo stesso Forcieri.

E in questo quadro il comitato portuale del 6 ottobre potrebbe essere sede di ulteriori scontri o, forse, di altre assenze clamorose che potrebbero far saltare definitivamente l’intento di Forcieri di continuare a gestire il Porto come se fosse ancora nei pieni poteri.