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Le celebrazioni per Pertini sono merito suo
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Ora un premio se lo merita proprio. Perchè se non ci fosse stata lei a collegare la casa appena restaurata di Pertini con l'anniversario dei 120 anni dalla nascita del grande presidente socialista e savonese, non avremmo avuto in rapida sequenza grandi celebrazioni, un presidente del Senato, un presidente della Repubblica in visita e i riflettori nazionali puntati per due giorni sulla Liguria e non avremmo celebrato uno dei pochi Grandi della nostra storia recente.

Un premio per la professoressa Margherita Rubino, docente della nostra Università, ma sopratutto grande suggeritrice di fatti, eventi, ricorrenze, occasioni che la cronaca, l'attualità propongono e che a molti sfuggono, ma a lei no. Nulla sfugge alla prof, quale che sia il governo regnante, il sindaco in carica, il presidente a cavallo in quel momento, financo il Magnifico Rettore insediato nel trono più alto dell'Università e perfino il partito politico che va per la maggiore quando scatta il quid che la mobilita.

Margherita Rubino, discepola e assistente prediletta di un grande della nostra Università, come il supergrecista Umberto Albini, moglie dell'indimenticabile Ferruccio Bertini, maestro di Latino nella stessa Università, di tanta classicità ha fatto una formidabile piattaforma per diventare, appunto, la suggeritrice numero uno, la regista un po' nascosta, ma non troppo, dei grandi personaggi transeunti.

Con un particolare che fa onore alla sua mobilitazione femminile (non si potrebbe mai dire, nel suo caso, femminista): la Rubino è particolarmente ispirata quando c'è da assistere, mobilitarsi, suggerire a una signora o signorina in spolvero istituzionale e mediatico. È stata a fianco, per non dire, un passo di lato o dietro a Marta Vincenzi, nella fase iniziale della sindacatura di codesta prima cittadina, il cui regno è stato intenso seppure breve e poi conclusosi con l'amara vicenda del processo alluvionale.

Nel frattempo Rubino non si era lasciata sfuggire la assessora vamp Maryliyn Fusco, dipietrina di bello aspetto e di meteoritica carriera, diventata addirittura vice presidente regionale e assessora all'Urbanistica, prima di essere travolta da scandali e processi. La Rubino l'aveva “vista” in anticipo e ne aveva accompagnato da par suo l'ascesa.

Infine è arrivata Ilara Cavo, da tutt'altra sponda politica, giovane e brillante e chi volete che si piazzasse a suggerire, stimolare e fare da chaperon: lei, la inarrestabile Margherita. Con i suoi riflessi scattanti ad abbinare il personaggio in auge con l'evento da propagandare, elaborare, in molti casi “inventare”.

L'ultima impresa è stata proprio quella della celebrazione di Pertini, con tanto di maxispettacoli, dove coinvolgere anche il Teatro Stabile e le Iene, star del piccolo schermo, un altro dei must della Rubino, cresciuta tra i classici anche dello spettacolo. Insomma una carriera di grande sponda e di grande talent-scoutismo.

Con intermezzi nel cuore del mondo dei mass media e a fianco delle istituzioni culturali più in vista. Rubino ha scritto e recensito sopratutto le opere di lirica per l'edizione ligure di Repubblica e poi per Il Secolo XIX. Ed ha offerto la sua maestria di “lanciatrice” di eventi al Palazzo Ducale di Luca Borzani e all'Università del Rettore Comanducci. Inarrestabile, immarcabile, direbbero gli esperti di calcio.

Con la curiosità di scoprire: chi sarà la prossima scoperta e quale il prossimo evento? Non c'è che da sfogliare la Margherita