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"Spero venga con un ricco assegno". Il ministro: "Soldi già arrivati"
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Matteo Renzi sarà a Genova, molto probabilmente venerdì. Motivo ufficiale della visita, l'avvio deil'ultima parte dei lavori sulla copertura del Bisagno, nel tratto più critico, quello che va da Sant'Agata a Santa Zita. Ma non è escluso che la visita possa avere contorni politici diversi, legati alle comunali del 2017. In questo senso, venerdì potrebbe decidersi buona parte del futuro di Marco Doria

Ma l'annuncio della visita ha soprattutto scatenato un lungo botta e risposta tra Regione e Governo. "Sono contento che il premier Renzi venga a Genova, un gesto di attenzione verso la città, mi auguro che venga con le mani impegnate da un ricco assegno per tutte le cose che dobbiamo fare, viene a inaugurare un lotto dei lavori sul torrente Bisagno, per cui stiamo usando fondi più delle Regioni che del Governo, però spesi bene e di comune accordo", commenta il presidente della Regione, Giovanni Toti

A inaugurare i lavori sarà comunque il ministro dell'ambiente Galletti, giovedì 29 settembre. Il ministro aveva già ricordato che ''il governo è partito sin dal primo giorno con un impegno prioritario per la manutenzione del territorio'', facendo però presente che il nostro Paese ''sconta decenni di mancata prevenzione che è difficile recuperare in poco tempo''.

A replicare a Toti è però Mauro Grassi, responsabile della Struttura di Missione #italiasicura di Palazzo Chigi, "Caro Toti, il ricco assegno del Governo è già arrivato nel 2015 e si trasforma in cantieri per salvare Genova dalle alluvioni. Il Governo Renzi ha già staccato a suo tempo il più ricco assegno d'Italia per il capoluogo ligure e oggi si vedono i primi risultati. Ben 275 milioni, pari al 43% della disponibilità nazionale, già in contabilità e altri 40 milioni già definiti, una cosa mai accaduta prima.

Continua Grassi: "Quanto al finanziamento dell'opera relativa alla copertura del Bisagno, il cui cantiere verrà inaugurato il 30 settembre alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ricordo che i 95 milioni previsti sono completamente a carico del Governo". Anche Galletti ha aggiunto la sua: "Su Genova c'è stata un'esemplare convergenza in termini di impegno e di risorse da parte del Governo, della Regione e del Comune. A poche ore dall'inaugurazione dal lotto del Bisagno sarebbe stato meglio non parlare di chi ha messo quanto".

Ma dal presidente della Regione è arrivata una nuova replica: "Forse Grassi non è stato messo al corrente di quanto in discussione nella Cabina di regia per l’utilizzo concordato tra governo e Regioni dei fondi di sviluppo e coesione (ex Fas, ndr), destinati in quota importante alla disponibilità delle Regioni stesse. In quella sede, infatti, parte importante delle cifre a copertura dei lavori sono state scomputate, e non senza discussione, dalla quota percentuale degli investimenti spettante alla nostra amministrazione.

Continua Toti: "Per questo, caro Grassi, condividendo completamente la destinazione di quei soldi, l'urgenza di spenderli e ringraziando ancora una volta il governo per l'attenzione che anche venerdì vorrà dare alla nostra difficile situazione, su chi, per ora, paga il conto finale mi permetto di dissentire e la pregherei di informarsi meglio. Oppure pur non avendo grande importanza rispetto alla certa necessita di quegli investimenti, diciamo che, al massimo, potremmo concordare che vengano pagati “alla romana”. Se, invece, il governo avesse deciso di farsene carico totalmente, cambiando le proprie determinazioni rispetto al nostro ultimo incontro, non potremmo che esserne lieti e riconoscerne lo sforzo”.

REFEREMDUM A DICEMBRE - "Collocare il referendum costituzionale alla vigilia di un ponte molto sentito in Nord Italia, laddove è più forte il fronte del 'no', è un po' una furbata: è la stessa furbata del voto nel ponte del 2 giugno che però non gli ha portato bene", ha commentato il governatore Toti stamani a margine dei lavori del consiglio regionale.