"In Italia Hanjin è in joint venture con un grande gruppo, Gastaldi, quindi penso che ci saranno soluzioni per mantenere in vita almeno una parte delle attività commerciali, ma temo che presto vedremo altre situazioni simili". Il veterano del porto di Genova, Alfonso Clerici, gruppo Clerici Logistic, interviene sulla crisi di Hanjin, il colosso coreano di trasporto marittimo collassato dopo che la banca che lo sosteneva ha deciso di chiudere i rubinetti. La causa di questo tracollo? "C'è un eccesso di offerta e non c'è più una logica commerciale, è diventato tutto un mercato virtuale. I noli offerti in tutte le tratte non hanno niente a che fare con un criterio economico-finanziario, con una lotta al coltello per chi sopravvive, e tutto questo non è a benefico dello shipping".
In questa situazione ci sarà una corsa delle compagnie a coprire le rotte lasciate libere. L'unica cosa positiva di questa situazione, non è bello dirlo, è l'aumento dei noli".
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